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I pesci

Alborella (Alburnus Alburnus Alborella)

Alborella [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Cyprinidae
Ordine: Cypriniformes

Di forma allungata e compressa lateralmente, presenta una colorazione verde con riflessi argentei e bocca leggermente rivolta verso l’alto. Nella livrea è presente una fascia longitudinale grigiastra, verdastra o giallo-brunastra; pinne chiare con sfumature arancioni nel periodo di frega, può raggiungere i 15-20 cm. Si alimenta di zooplancton, larve d’insetti, insetti adulti, detrito vegetale. Pesce gregario, nei laghi costituisce sciami numerosi che effettuano spostamenti notevoli a seconda della stagione. Di solito pelagica si avvicina a riva per esigenze riproduttive. La frega avviene da marzo ad agosto lungo i litorali a fondo sabbioso o ghiaioso a temperature di 15-16 °C. Le uova sono deposte di notte e schiudono in 2-10 giorni. In taluni ambienti lacustri sono state istituite misure minime con divieti temporali e nei metodi di pesca per la difesa della specie in vistoso calo numerico. Distribuzione in Sicilia: lago Pozzillo (En), lago Olivo (En), lago Morello (En), lago Nicoletti (En), lago Ogliastro (En), fiume dell’Alcantara (Me).

Anguilla (Anguilla Anguilla)

Anguilla [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Anguillidae
Ordine: Anguilliformes

Questi Pesci presentano una struttura di notevole interesse, in quanto, insieme a caratteri di specializzazione, ne palesano altri decisamente primitivi. Corpo allungato a sezione cilindrica anteriormente e compressa lateralmente nella regione caudale. La livrea è di colorazione molto scura sul dorso, giallastra o grigia sul ventre; pinna dorsale, caudale ed anale fuse in un’unica pinna; non presenta pinne ventrali. Può raggiungere i 150 cm di lunghezza e produce muco in abbondanza. Si alimenta di invertebrati acquatici, piccoli pesci e uova, rane, girini, vermi. Nelle acque dolci si accresce fino al raggiungimento della maturità sessuale (8-10 anni), dopo la quale cessa di alimentarsi ed inizia la migrazione verso il mare. Gli adulti muoiono a riproduzione avvenuta. Catadroma, predilige gli ambienti con fondali melmosi, si adatta anche a fondi duri con anfratti e nascondigli. Distribuzione in Sicilia: diffusa un po’ da per tutto. In particolare: fiume dell’Alcantara (Me), lago Pozzillo (En), lago S. Rosalia (Rg), lago Dirillo (Ct), lago Piana degli Albanesi (Pa).


Carpa (Carassius carassius)

Carpa [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Cyprinidae
Ordine: Cypriniformes

Profilo dorsale e ventrale piuttosto convessi, compresso lateralmente; testa relativamente piccola; bocca piccola in posizione terminale; grosse squame tondeggianti. La livrea è di colorazione bruno scura con riflessi ramati sul ventre. Supera raramente i 20-25 cm, ma può raggiungere anche 40-50 cm. Si alimenta di invertebrati di fondo, larve di insetti e, scarsamente, vegetali. La deposizione avviene in acque basse con vegetazione tra maggio e giugno. Le uova misurano 1,5 mm, sono rosate e molto appiccicose, così da aderire alle foglie ed agli steli delle piante; i piccoli misurano circa 5 mm, posseggono un organo adesivo posto tra gli occhi con il quale rimangono fissati alle piante fino al completo riassorbimento del sacco vitellino.
Distribuzione in Sicilia: lago Pozzillo (En), lago Nicoletti (En), lago d’Ancipa (En), diga d’Olivo (En), lago Rosamarina (Pa), lago Piana degli Albanesi (Pa), lago Dirillo (Ct), lago Gurrida (Ct), lago S.Rosalia (Rg).


Luccio (Esox Lucius)

Luccio [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Esocidae
Ordine: Salmoniformes

Corpo allungato, testa grossa con bocca terminale assai grande, foggiata a “becco d’anitra”, munita di oltre 700 robusti denti rivolti all’indietro; pinna dorsale breve e spostata verso la coda. Il luccio che possiamo definire italiano, è di carattere più timido e difficile, presenta una livrea marmorizzata o zebrata, disposta in senso longitudinale, pinne di colorito più scuro. Il luccio alloctono possiede una livrea più chiara caratterizzata da una moltitudine di macchie ovali di diverse dimensioni di color panna, pinne di tonalità tendente all’arancione. Trattandosi di un’unica specie i due ceppi possono ibridarsi dando origine ad individui dai caratteri fenotipici intermedi. Predatore di altri pesci (anche della propria specie), non disdegna all’occasione rane e piccoli mammiferi od uccelli. La maturità sessuale viene raggiunta a 2-3 anni dai maschi ed a 3-4 anni dalle femmine. La frega avviene da febbraio a maggio su fondali bassi e ricchi di vegetazione. Le uova, deposte in più porzioni nell’arco di giorni o settimane, risultano di colorito giallo-ambra e diametro di 2,5-3 mm ed aderiscono alle piante acquatiche. Questo pesce è in diminuzione per la distruzione delle zone di riproduzione e l’eccessiva pesca. La misura minima legale spesso non ne tutela la possibilità di riproduzione naturale. Distribuzione in Sicilia: lago Olivo (En), lago Ogliastro (En), lago Nicoletti (En), lago Dirillo (Ct).


Gambusia (Gambusia affinis)

Gambusia [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Poeciliidae
Ordine: Cyprinodontiformes

Introdotta dal Nord America nel 1922 nelle paludi della campagna romana con ottimi risultati riguardo alla distruzione di anofeli (90%). Questo pesce ha un marcato dimorfismo sessuale: la femmina è di maggiori dimensioni con ventre assai pronunciato; nel maschio la pinna anale è trasformata in organo copulatore (gonopodio). Una femmina adulta in acquario può mangiare fino a 150 larve al giorno. La livrea è di colorazione bruno grigiastra ed argentea sul ventre, una striscia scura attraversa l'occhio. La bocca è rivolta verso l'alto e la mandibola sporgente. La taglia varia: la femmina è lunga 6 cm, il maschio 4 cm. Convive in branchi, in spazi grandi e poco profondi. Si alimenta di piccoli invertebrati e larve di insetti (la specie è stata introdotta per la lotta alla zanzara malarica). La femmina partorisce 10-80 piccoli, circa 30 giorni dopo essere stata fecondata. La fecondazione è interna e lo sperma viene conservato negli ovidotti così che si possono avere diversi parti con una sola copula. I piccoli raggiungono la maturità in 6-12 mesi.
Distribuzione in Sicilia: lago Gurrida (Ct).


Pesce Gatto (Ictalurus Melas)

Pesce Gatto [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Ictaluridae
Ordine: Siluriformes

Si tratta di una specie alloctona, dannosa ed invasiva. Corpo allungato a sezione tonda nella parte anteriore, compressa di lato nella parte posteriore, sprovvisto di squame, ricoperto di muco abbondante. Questo pesce presenta una testa molto grossa ed appiattita; occhi piccoli, rotondi, sporgenti e distanti fra loro; bocca terminale, corta ed ampia, con labbra carnose, dotata di denti acuminati, sottili e conici. Presenta quattro paia di barbigli, mentre la pinna codale è a margine convesso. I raggi anteriori delle pinne dorsale e pettorali sono spiniformi. E’ presente una pinna adiposa disposta fra la dorsale e la codale. Il dorso è di colore bruno-nerastro, fianchi dello stesso colore ma più chiari, mentre il ventre è bianco-giallastro. Si alimenta di vegetali, crostacei, larve di insetti, pesci (anche della propria specie) e loro uova. Specie stanziale, i giovani sono gregari ed attivi dall'alba al tramonto, gli adulti sono solitari e svolgono attività in prevalenza notturna. Nei momenti di quiete si nasconde alla base delle piante acquatiche o affondato nel fango. Può in tal modo sopravvivere al temporaneo prosciugamento dell’ambiente in cui dimora. La frega avviene da marzo a luglio, con temperature superiori a 20 °C. I riproduttori dopo il rituale di corteggiamento scavano una fossa nel substrato, grande quanto il pesce, ove vengono deposte fino a 4.000 uova, color crema e del diametro di 3 mm, avvolte da una sostanza gelatinosa. La schiusa avviene dopo 5-10 giorni e finché gli avannotti raggiungono i 5 cm sono sorvegliati dai genitori. Distribuzione in Sicilia: lago Olivo (En), lago Rosamarina (Pa).


Persico Trota (Micropterus Salmoides)

Persico Trota [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Centrarchidae
Ordine: Perciformes

Specie originaria del Nord America: Bacini del San Lorenzo, Grandi Laghi, Baia di Hudson (Fiume Rosso), fiume Mississippi; bacini afferenti all'Oceano Atlantico dalla Nord Carolina alla Florida ed al nord del Messico. Presenta un corpo moderatamente allungato, ovoidale, compresso di lato, profilo del dorso convesso; testa molto grossa, con bocca terminale molto ampia e mascella prominente che all’indietro raggiunge o supera il margine posteriore dell’occhio. La pinna dorsale è incavata nel suo tratto mediano, la pinna codale è biloba. La livrea è variabile a seconda dell’ambiente e dell’età. Il dorso è verdastro o verde-brunastro; i fianchi, più chiari, ed il ventre sono biancastri o bianco-giallastri. Le pinne sono chiare: brune, bruno-giallastre. Il suo accrescimento è rapido. L’alimentazione varia a seconda delle dimensioni raggiunte: fino a 5 cm di lunghezza si nutre di invertebrati, poi predilige pesci, uova, anfibi, serpenti acquatici e ratti. Specie vorace, pratica la caccia di agguato. Si riproduce da marzo a luglio alla temperatura di 16-20 °C su fondali sabbiosi o melmosi cosparsi di piante acquatiche. Il maschio, aggressivo e territoriale, ripulisce e scava una depressione in cui la femmina depone da 1.000 a 10.000 uova, di colore giallo chiaro e diametro di 1,5-1,7 mm. Le uova aderiscono al substrato del fondo e vengono vigilate dal maschio, schiudono in 2-5 giorni. Le cure parentali sono protratte fino ad un mese. La maturità sessuale avviene tra i 2 e i 4 anni. La specie alloctona è stata introdotta per la pesca sportiva in numerosi bacini e laghi, mettendo a rischio altre specie. Distribuzione in Sicilia: lago Pozzillo (En), lago Nicoletti (En), diga d’Olivo (En), lago Rosamarina (Pa), lago S.Rosalia (Rg), lago Dirillo (Ct).


Persico Reale (Perca Fluvialis)

Persico Reale [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Percidae
Ordine: Perciformes

Corpo di forma ovale, dorso arcuato e peduncolo caudale assai stretto; testa grossa e bocca terminale di grandi dimensioni provvista di denti minuti; doppia pinna dorsale, la prima con raggi spinosi e una macchia nera nella parte posteriore, la seconda sostenuta da raggi molli. La colorazione del dorso è verde-brunastra o verde-grigiastra, i fianchi sono più chiari con tonalità giallo-grigiastre, il ventre è biancastro. Il dorso e i fianchi sono solcati da 5-8 bande verticali nerastre, che a volte possono mancare. Sull’estremità inferiore della prima pinna dorsale si evidenzia una vistosa macchia nera. Le pinne dorsali sono grigio-verdastre; quelle pettorali giallo-grigiastre; le pinne ventrali, anale e codale sono giallo-arancio o rossastre. Si alimenta di piccoli crostacei planctonici, invertebrati acquatici e terrestri, pesci (anche della stessa specie). La riproduzione avviene da marzo a luglio e le uova sono protette in nastri gelatinosi attaccati alla vegetazione o a sassi in prossimità delle rive. La maturità sessuale viene raggiunta di norma nel secondo anno. Questa specie, molto prolifica, può subire forti riduzioni per gravi sconvolgimenti ambientali. Distribuzione in Sicilia: lago Pozzillo (En), lago D’Ancipa (En).


Tinca (Cyprinus tinca)

Tinca [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Cyprinidae
Ordine: Cypriniformes

La tinca è diffusa in quasi tutta Europa, tranne le regioni più settentrionali, la penisola Balcanica meridionale e sud occidentale e la Corsica. Asia centro occidentale fino alle coste meridionali del Mar Caspio e della Turchia settentrionale. In Italia la specie è autoctona. Si trova in tutta la penisola, compresa la Sicilia. In Sardegna è stata introdotta nel 1930. Il corpo è tozzo ricoperto da abbondante muco e scaglie piccole; bocca terminale carnosa, munita di due barbigli. La livrea è verde-bruno sul dorso, verde-giallo sui fianchi, giallo sul ventre; i maschi hanno pinne ventrali di dimensioni maggiori. Questa specie, onnivora, si nutre di organismi di fondo (anellidi, insetti e molluschi) e vegetali. Si riproduce da maggio a luglio; depone in acque basse e a più riprese. I piccoli, dotati di organi adesivi, rimangono attaccate alla vegetazione fino al riassorbimento del sacco vitellino. La loro crescita è lenta. Distribuzione in Sicilia: lago Pozzillo (En), lago Nicoletti (En), diga d’Olivo (En), lago Rosamarina (Pa), lago S. Rosalia (Rg), lago d’Ancipa (En), lago Gurrida (Ct), lago Arancio(Ag).


Triotto o Rovella (Rutilius Subilio)

Triotto o Rovella [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Cyprinidae
Ordine: Cypriniformes

Si tratta di una specie autoctona italiana, diffusa in tutta la Sicilia. Il corpo fusiforme con testa piccola ed occhio relativamente grande di colore rosso; bocca in posizione mediana. La livrea del corpo è di colore grigio più scuro dorsalmente, bianco ventralmente; banda scura molto marcata sui fianchi; tutte le pinne sono di colore grigio. Può raggiungere al massimo la lunghezza di 20 cm e il peso di 130 gr. Onnivoro, si alimenta di larve d’insetti, piccoli invertebrati, alghe e macrofite acquatiche. Il Triotto si riproduce da maggio a luglio e depone sulla vegetazione acquatica. Raggiunge la maturità sessuale al 2°-3° anno d’età. Gregario, forma gruppi anche numerosi. Distribuzione in Sicilia: fiume dell’Alcantara (Me), lago Ogliastro (En), lago Olivo(En), lago Morello (En), lago Nicoletti (En), lago Pozzillo (En).


Trota Iridea (Oncorhynchus mykiss)

Trota Iridea [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Salmonidae
Ordine: Salmoniformes

Originaria del Nord America, è stata introdotta in Italia verso la fine del secolo scorso divenendo subito oggetto d'allevamento intensivo grazie alla crescita veloce. La forma del corpo è slanciata e compressa lateralmente, bocca leggermente più piccola della Trota Fario. La livrea è di colorazione variabile con dorso verdastro, fianchi più chiari con riflessi argentei, ventre biancastro. E’ presente sui lati dall’opercolo al peduncolo codale una fascia di altezza variabile rosata o purpurea, talvolta con riflessi iridescenti, più intensa nel periodo riproduttivo. Numerosissimi punti neri si trovano sul dorso, fianchi ad eccezione della fascia medio-laterale. Mediamente è lungo dai 25 ai 60 cm, può raggiungere e superare il metro di lunghezza per 25 Kg di peso. In Europa si riproduce soltanto eccezionalmente in natura. La riproduzione avviene da ottobre a marzo con le stesse modalità della Trota Fario, fatto salvo che all’inseminazione partecipano di regola due maschi, uno più grande ed uno più piccolo della femmina. Le uova deposte in numero da 1000 a 5000 sono di grosse dimensioni (3-5 mm) e di colore rosa o arancione. Un tempo era molto utilizzata per semine in acque pubbliche, oggi tale pratica è in forte calo in considerazione dell’alloctonia della specie. Distribuzione in Sicilia: lago D’Ancipa (En).


Trota Fario (Salmo Trutta Fario)

Trota Fario [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Salmonidae
Ordine: Salmoniformes

Dal corpo allungato e leggermente compresso lateralmente, questo pesce ha la testa robusta e bocca terminale grande, munita di forti denti, nei maschi senili l’apice della mandibola può essere rivolto ad uncino verso l’alto. Esiste in prossimità della coda una pinna adiposa dorsale tipica della famiglia. La sua coda è concava con margine di tonalità scura. Raggiunge una lunghezza massima di 50 cm e 1,5 kg di peso. La livrea presenta la più ampia variabilità in rapporto all’ambiente: dorso bruno-verdastro, fianchi con riflessi argentei, ventre grigio-biancastro. Caratteristiche le macchie nere, rosse o rosso-arancioni (talora le une o le altre mancano), a volte circoscritte da un alone chiaro distribuite al dorso, fianchi e pinna adiposa. Gli esemplari giovani sfoggiano transitorie e vistose macchie scure ai fianchi (“parr”). E’ possibile riconoscere un ceppo autoctono italiano di tipo “mediterraneo” dotato di parr evidenti, macchia nera preopercolare e maculazione corporea a punti rossi e neri piccoli ed intensi, da altri ceppi di tipo “danese” originari del nord-europa. I due ceppi possono dare luogo ad ibridi con caratteri intermedi. Si alimenta di invertebrati acquatici e terrestri, pesci, ma non mancano fenomeni di cannibalismo. La maturità sessuale è raggiunta intorno ai 2-3 anni di vita. La deposizione avviene nel tardo autunno o all’inizio dell’inverno con un numero modesto di grosse uova di colore arancioni-giallastre poste in una depressione di 10-20 cm scavata dalla femmina su fondali ghiaiosi. Queste vengono subito fecondate dal maschio e quindi ricoperte di ghiaia dalla femmina. Le larve schiudono a seconda della temperatura dell’acqua fino a 3 mesi dopo la deposizione. A causa del peggioramento generale delle condizioni ambientali e l’intensa pesca dei soggetti selvatici, la specie è in diminuzione. Da due decenni si è ricorso al ripopolamento che ha alterato i ceppi originali presenti in Italia. Distribuzione in Sicilia: lago d’Ancipa (En).


Trota Macrostigma (Salmo Trutta Macrostigma)

Trota Macrostigma [click per ingrandire l'immagine]
Famiglia: Salmonidae
Ordine: Salmoniformes

Si tratta di una trota autoctona. La specie è tipica dell'area mediterranea e, sia pure con lievi differenze di livrea, si ritrova non solo in altre regioni italiane, tra cui la Sardegna. Molto simile alla Trota Fario si differenzia dalla più nota "salmo trutta fario" per alcune caratteristiche, alcune delle quali visibili ad occhio nudo tipo la grande macchia nera su ognuno dei preopercoli, la mancanza pressoché totale di puntini rossi di alcuni popolamenti, la bordatura chiara intorno alle macchie scure. La livrea rappresenta uno degli aspetti di più semplice rilievo per identificare la specie. Accanto alle macchie rosse e nere disposte lungo i fianchi, è tipica la presenza di una macchia nera di maggiori dimensioni in posizione immediatamente retrostante l'occhio. Possono inoltre essere persistenti anche negli adulti le macchie “parr”. Le sue dimensioni sono lievemente inferiori rispetto alla Fario, in media intorno a 30-35 cm e fino a 1 kg di peso. Nel bacino del Fibreno (Fr) può superare i 3-4 kg di peso. La specie è a rischio d’estinzione, motivo per il quale sono stati avviati diversi progetti di riproduzione e ripopolamento. Rappresentando un prezioso endemismo, oltre al rischio dovuto al degrado ambientale, la specie può andare incontro ad “inquinamento” genetico per via di immissioni artificiali di Trota Fario. Sono in corso diversi progetti di reintroduzione e ripopolamento. Distribuzione in Sicilia: fiume Irminio (Rg) e nei sui affluenti (Tellaro e Tellesimo).


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