Si giunge al bivio per Tortorici, (foto a destra) quattrocentesco borgo montanaro la cui 
attitudine tecnica degli abitanti ha reso celebre nel mondo questo angolo di 
Sicilia come la "valle dell'ingegno". 
 
 
 
 
 
 
  
 
Tortorici vanta soprattutto una nobile tradizione nelle fonderie, che realizzarono 
fra l'altro le campane del duomo di Palermo, Catania e Messina, vale a dire delle 
tre principali città siciliane. 
(foto a sinistra)
 
 
 
 
 
  
 
Il paese vanta anche una rilevante economia agricola, sottolineata dalla presenza di 
una popolazione asinina denominata "Grigio Siciliano" 
comunemente conosciuta anche come "Ferrante" , 
oggi oggetto di studio dell'Università di Messina. 
(foto a destra)
 
 
  
 
Parte di questa tradizione artigiana e di questa cultura rurale, è oggi custodita 
all'interno del pregevole museo "Franchina" 
(tel 0941 421450 cell 328 6590199), 
dove, accanto a campane, oggetti di uso quotidiano, pizzi e tilari, suggeriamo 
di osservare con attenzione il metodo di chiusura interno degli infissi, progettati 
con un sistema assai ingegnoso di battenti in legno ad incasso e scomparsa.
  
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