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Centri di Recupero
• Speciale "CENTRI DI RECUPERO DI FAUNA SELVATICA PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE"
di Lavinia D'Agostino

Centro di Recupero fauna selvatica di Ficuzza
[click per ingrandire l'immagine] La fauna selvatica è, per la legislatura italiana, “patrimonio indispensabile dello Stato” e, quindi, protetta da apposite leggi nazionali, regionali e regolamenti comunitari.

I Centri di Recupero della fauna selvatica, riconosciuti dall’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste – Servizio XI in base al disposto dell’art. 6 della legge regionale n. 33 dell’1 settembre 1997, da allora sono diventati cinque, distribuiti sul territorio ed accolgono, assistono, riabilitano e reintroducono in natura, sotto il controllo dell’Osservatorio Faunistico Siciliano previo inanellamento eseguito dalla Stazione di Inanellamento di Palermo, gli animali appartenenti alla fauna selvatica vittime di bracconaggio o di traumi accidentali.

Un Istrice nel CRFS di Valcorrente (CT)
[click per ingrandire l'immagine] L’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana di concerto con la Lipu (Lega italiana protezione uccelli) ha varato, nel 1994, un ambizioso progetto che in soli due anni si è subito rivelato vincente: la creazione del primo ospedale siciliano per la fauna selvatica, sorto a Ficuzza.

A questi si affiancano i tre centri di prima accoglienza, situati a Lampedusa, Linosa e Catania, che forniscono le prime cure provvedendo o all’immediato rilascio degli esemplari o, in casi più gravi, al trasporto presso i Centri di Recupero.
Gli animali che arrivano nei Centri di Recupero vengono schedati in un apposito registro, mentre gli esemplari che rientrano tra le specie protette dalla Convenzione di Washingtong vengono segnalati all’ufficio Cites di Palermo.

Entrata Centro di Recupero in località “Ronza” - Enna
[click per ingrandire l'immagine] I Centri di Recupero, in cui lavorano volontari esperti veterinari, dispongono di locali e spazi distinti in base ai tipi di interventi terapeutici da effettuare, alle diverse specie di animali da ospitare ed anche di spazi adibiti ad attività divulgative.
L’obiettivo dell’attività dei Centri di Recupero Faunistico è curare, riabilitare e reintrodurre in natura esemplari di fauna selvatica recuperati.
L’attività svolta nei Centri di Recupero della fauna selvatica, affidata a diverse associazioni ambientaliste quali Lipu, Swf, Cts e WwF, viene svolta in stretta collaborazione, dalle Ripartizioni Faunistico Venatorie ed ambientali con le Forze dell’Ordine, i distaccamenti Forestali.

La conferma dell’indispensabile funzione dei Centri, aperti tutto l’anno, è data dal numero elevato di esemplari che ogni giorno vengono ricoverati.
Nel primo semestre dello scorso anno, ad esempio, nel solo centro di Ficuzza sono stati soccorsi oltre 220 animali, di cui 123 già liberati dopo aver ricevuto le necessarie cure.

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