Isolabella, scoperta discarica

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Isolabella, scoperta discarica

Foto: Isolabella, scoperta discarica

Scoperta una discarica all’interno della riserva naturale dell’Isolabella, a Taormina, provincia di Messina. Alcuni sopralluoghi, all’interno zona protetta, hanno permesso di far rinvenire numerosi rifiuti speciali urbani, quali frigoriferi e vecchie cucine. E’ così scattato il controllo, da parte del servizio Aree protette della Provincia Regionale di Messina, ente gestore, ed una contestuale segnalazione conclusasi con un nulla di fatto. Scattava così l’informativa alla Procura, che ha disposto il sequestro eseguito anche dagli agenti di Polizia municipale.
Un episodio che la dice lunga sulle emergenze del paradiso taorminese per eccellenza. Dopo la scadenza della convenzione stipulata dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente con il Wwf, ed il contestuale affidamento alla provincia regionale di Messina, per un anno, siamo arrivati alla scadenza dell’anno previsto, il 7 aprile, già abbondantemente trascorso, contratto per il quale si attende il rinnovo ed una scelta definitiva della Regione. La discarica dell’Isolabella è emblema di una vicenda che deve finire. Un altro sito sarebbe interessato, in zona vincolata, da materiale risulta. Urgono controlli e segnalazioni. E intanto si fa avanti la famiglia Bosurgi, allora proprietaria dell’immobile sull’isolotto. Chiede la restituzione del bene, appellandosi ad un comma del contratto, secondo il quale la Regione, se inadempiente verso le finalità previste per l’istituzione della riserva, decade nel diritto di gestione. Un pasticciaccio brutto, mentre si attende ancora il tavolo a 4 con Sovrintendenza, assessorati regionali ai beni culturali e Ambiente, ed Associazioni, per sciogliere questo nodo sempre più ingarbugliato.

 
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