Gorghi Tondi, nota Wwf
Il WWF Italia rivendica orgogliosamente dieci anni di gestione della Riserva Naturale Integrale del "Lago Preola e Gorghi Tondi" che hanno portato alla diminuzione drastica degli incendi e dei lavori abusivi e più biodiversità nella riserva naturale siciliana.
WWF Italia ha raggiunto questi risultati nella sua decennale gestione nonostante le condizioni difficili e complesse che accomunano chiunque si cimenti nella conservazione della natura nel nostro paese e nonostante anni di attacchi e polemiche strumentali di cui abbiamo avuto un saggio in questi giorni.
Negli ultimi anni il ripristino della capacità idrica dei laghi Murana e Preola, effettuato dal WWF, ha portato all’aumento della biodiversità presente, anche di specie prioritarie rispetto alla direttiva Habitat come la moretta tabaccata, il fistione turco, il cavaliere d’Italia e l’anatra marmorizzata.
Inoltre come ente gestore assicuriamo costantemente la vigilanza dell’area e negli ultimi anni si è fatto molto dal punto di vista della prevenzione, lavorando sui regolamenti e sui permessi che normano l’attività all’interno della riserva, più che sulla repressione. Questo ha permesso di prevenire i danni, come gli incendi e i lavori non autorizzati che sono fortemente calati.
Rispetto all’acquisizione dei terreni della Riserva si precisa che il WWF con la Provincia di Trapani è solo facilitatore del processo di cessione dei terreni privati a favore della Regione Sicilia, con l’intento di arrivare a una “acquisizione bonaria” dei terreni all’interno della Riserva. In particolare secondo quanto stabilito dal piano proprio i terreni e i laghi “margi Murana” dove nidifica l’anatra marmorizzata sono giudicati prioritari e si sta lavorando per la loro acquisizione. E’ un obiettivo di buona gestione che forse può non piacere a qualcuno.
Riguardo al “disturbo” a cui sarebbe sottoposta l’avifauna questo è dovuto alla normale attività agricola, peraltro permessa in zona B dal regolamento e sottoposta a controlli da parte del WWF e delle autorità competenti, che non sembra però aver impedito la nidificazione dei numerosi uccelli che qui vivono.
Per quanto riguarda poi l’assegnazione della gestione delle riserve attraverso bandi pubblici, o meno, il WWF ribadisce una posizione che da sempre porta avanti senza esitazioni o tentennamenti, ovvero come qualsiasi metodo scelto per l’assegnazione non possa prescindere da una valutazione provata e oggettiva della buona gestione. In questo senso il WWF ha sempre chiesto l’attenta e periodica verifica per ogni area protetta e la rimozione degli enti gestori non adeguati.
“Non ci siamo mai esentati da verifiche tecniche, scientifiche e finanziarie, anzi, le abbiamo sempre sollecitate sicuri del lavoro che facciamo e del rigore della nostra gestione” conclude Fulco Pratesi – “ma soprattutto certi di poterlo provare in qualunque sede”.
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