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Rifiuti, dichiarazione Interlandi

In merito alle intese raggiunte dal Presidente della Regione Siciliana e dal governo Prodi, circa il piano di smaltimento dei rifiuti in Sicilia e la realizzazione di quattro termovalorizzatori nell’isola, l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Rossana Interlandi, ha rilasciato la seguente dichiarazione:


L'assessore regionale al Territorio Interlandi“L’intesa tra Prodi, Cuffaro e Pecoraro Scanio, alquanto anomala visto che i personaggi in questione non trovano mai l’accordo su nessun altro tema essenziale per lo sviluppo dell’isola come le infrastrutture e il Ponte, si sono invece ritrovati in sintonia sui termovalorizzatori da realizzare in Sicilia, addirittura su quanti e dove farli. Verrebbe da chiedersi come mai, visto che a parole sembrano pensarla diversamente e invece, potenza degli inceneritori evidentemente, hanno condiviso, guarda caso, forme e modalità del sistema della raccolta dei rifiuti nell’isola, tanto che il Ministro aveva anche detto che se passava il piano Cuffaro si sarebbe addirittura dimesso, cosa che naturalmente non ha fatto.

Per quanto ci riguarda riteniamo che vadano affrontate prioritariamente tutte le problematiche relative alla sicurezza e che non ci siano rischi neppure teorici per la salute dei cittadini, pur consapevoli che gli inceneritori in Sicilia vadano realizzati, è necessario approfondire tutte le questioni: da dove allocarli a quanti realizzarne. Per esempio non siamo d’accordo che se ne realizzi uno nella zona d’interesse comunitario di Paternò-Adrano e forti dubbi abbiamo sull’opportunità che se appronti un altro nella zona di Augusta, già fortemente compromessa sul piano ambientale da cinquanta anni di petrolchimico.

Inoltre, prima che il piano venga avviato dobbiamo puntare a incrementare i livelli della raccolta differenziata seguendo il modello del comune di Castelbuono, dove si è al 45% e avere contezza delle reali necessità di quanti termovalorizzatori in Sicilia abbiamo realisticamente bisogno per smaltire i nostri rifiuti. Non vorremmo infatti che questi inceneritori servissero a smaltire rifiuti provenienti da altre regioni, forse anche la Campania regione dello stesso ministro per l’Ambiente, o addirittura da altre zone d’Europa. E’ necessario infatti che su argomenti così importanti il Presidente della Regione avvii un confronto serrato in seno al governo regionale, anche alla luce del nuovo dimensionamento e della riforma gli Ato voluto dall’Ars, perché le intese più meno concordate con i ministri romani siano in effetti il frutto dei reali bisogni della nostra terra e della nostra gente".


 
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