Scioperano gli operai di Biosphera, società a capitale pubblico, il cui azionista di maggioranza è la Regione siciliana. Un sit-in a Palermo in piazzetta Ruggero Settimo, sotto la sede dell’azienda nata nel 2001 per stabilizzare gli Lsu regionali. A organizzare l’iniziativa sono Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil e le Rdb. I 43 operai, che lavorano alla Favorita e si occupano della cura del verde in parchi e riserve, si considerano le “vittime” di una gestione condotta all’insegna di un’enorme quantità di sprechi, del mancato rispetto del contratto dei forestali e delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro. I sindacati denunciano che le richieste dei lavoratori sono disattese da mesi mentre sono state effettuate diverse assunzioni di figure professionali, con contratti a progetto e a termine, per il lavoro d’ufficio, avvenute nel periodo elettorale. Tra le ultime assunzione anche quella dell’ex consigliere comunale Agostino Portanova, che oggi si occupa delle relazioni sindacali e del personale. “Al parco della Favorita lavoriamo in 35 in un magazzino di cinque metri senza spogliatoi, con un solo bagno e senza una doccia. In estate la situazione è invivibile”, denuncia Giuseppe D’Angelo, delegato Rsu della Cgil. “Il magazzino, dei Ranger, è diroccato, con il tetto scrostato per le infiltrazioni di umidità che sta per cadere. Noi lavoriamo in un luogo dove la 626 non viene rispettata mentre loro vivono in un ufficio di prestigio nella centralissima via Ruggero Settimo e fanno uso di macchine blu. Noi da otto aspettiamo anche le indennità di trasferta per Siracusa”.
Lo sciopero è stato deciso nel corso di un’assemblea dei lavoratori. “L’enorme quantità di sprechi in questa azienda, per garantire qualche lustro, non può essere caricato sulle spalle dei lavoratori a discapito dei loro diritti”, accusano Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. I segretari provinciali Onofrio Ribaudo, Franco Nuccio e Giuseppe La Bua hanno indetto la giornata di sciopero con astensione totale dal lavoro a seguito del mancato rispetto degli impegni presi dall’azienda e per un “inspiegabile” atteggiamento di chiusura assunto nei confronti delle richieste dei lavoratori. “Esiste un problema serio di relazioni sindacali. Da mesi chiediamo che sia riconosciuto il premio di produttività ma ci rispondono di no. Chiediamo anche il rispetto degli accordi pregressi, il rispetto dei ruoli e garanzie sul futuro occupazionale dei lavoratori”, dichiarano Tonino Russo e Dario Fazzese, della segreteria Flai-Cgil Palermo, presenti al sit in. Tra le altre richieste: l’equiparazione tra il ramo dei forestali di Biosphera e il secondo ramo che si occupa di sanità, con 67 dipendenti ex bacino Lsu addetti all’anagrafe dei bovini. “Questi lavoratori sono stati assunti dopo ma hanno condizioni e stipendi migliori degli altri”, dicono i sindacati.
Biosphera è oggi uno dei trenta “carrozzoni” che oggi gravano sui bilanci della Regione. La presiede Salvatore Cianciolo, l’amministratore delegato è Vincenzo Lo Curto. “Pur evidenziando la disponibilità a un incontro chiarificatore nelle prossime settimane da parte del presidente dell’azienda Cianciolo, l’iniziativa di sciopero è resa necessaria – scrivono i segretari provinciali - a tutela degli interessi legittimi dei lavoratori considerato che da parte dell’azienda non registriamo fino a oggi segnali di apertura”.