Abbiamo conosciuto Giusy Nicolini lo scorso autunno, a Lampedusa per lavoro. Ci ha accompagnato a visitare la Riserva, splendido splendore di acqua e colori.
Legambiente, che gestisce la riserva, come sempre ha fatto un ottimo lavoro. E Giusy è una tosta. Si è fatta apprezzare dai cittadini non solo per il suo impegno per l’ambiente. Chi non l’ha vista sugli schermi delle tv europee a collaborare, sbracciandosi, all’emergenza clandestini?
E chi non ricorda le sue battaglie contro il cemento che riveste l’isola?
Perché certa gente è fatta cosi: ci mette il cuore, sempre e a prescindere.
Cosi, quando a Lampedusa si trattava di opporre un nome a Bernardino De Rubeis - perché no? -la politica locale per il sindaco ha attinto alla società civile, e impegno e passione e stima hanno fatto il resto.
“Lampedusa e Linosa voltano pagina”, si è affrettato ad affermare a caldo il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. “L’elezione a sindaco di Giusi Nicolini, storica esponente di Legambiente e unica donna fra i cinque candidati alla poltrona di primo cittadino delle Pelagie, è una splendida notizia per tutti coloro che credono nelle ragioni dell’ambiente, della legalità e della solidarietà”, ha concluso.
Ricorda la nota Legambiente che “si deve alla sua determinazione e alla sua bravura la battaglia contro l’abusivismo edilizio sull’isola e per la tutela della spiaggia dei Conigli, il luogo simbolo dell’isola, il più importante sito di nidificazione di tartarughe marine del nostro Paese”.
Insomma, una ambientalista, “uno di noi”, come spesso ama dire Siciliaparchi, oggi siede nella stanza dei bottoni. Sarà interessante vedere come andranno le cose, se idealismo e realismo alimenteranno con le loro scintille di opposizione la fiamma della conoscenza o causeranno incendi devastanti.
Giusy, che rappresenta quell’ambientalismo al femminile – caso non unico né raro, e saluti ad Anna Giordano ed ad Annamaria Scifo, che ci leggono ogni giorno, solo per citare qualche esempio- in cui testa e cuore vanno a braccetto, ha il nostro sostegno, e dentro e fuori i palazzi con noi portiamo sempre quella dote gustata quel pomeriggio d’autunno, e il suo sorriso ed il suo amore per la sua isola, che è anche il nostro amore per la nostra Isola.
Come darle torto?
Magari un giorno, chissà, vedremo Angelo Di Marca ad una conferenza dei capigruppo all’Ars.
Ivan Trovato