Dal 22 aprile, Giornata mondiale della Terra, i prodotti biologici coltivati nelle Oasi WWF entrano nei menù degli store IKEA di tutta Italia. Ogni week-end al ristorante IKEA si potrà contribuire concretamente alla salvaguardia della biodiversità, scegliendo un primo piatto realizzato con i prodotti della linea “Terre dell’Oasi”, provenienti da un’agricoltura naturale e sostenibile all’interno di alcune delle aree naturali tutelate dal Panda. Una collaborazione nata per sensibilizzare i cittadini ad un’alimentazione più sostenibile e coinvolgerli attivamente nel sostegno alle Oasi e che sarà attiva fino al 29 luglio.
Acquistando i primi piatti realizzati con i prodotti Terre delle Oasi i clienti IKEA contribuiranno concretamente alla salvaguardia della biodiversità. Infatti, si può salvare la natura anche a tavola se il cibo, come l’olio, la pasta, il riso, il sale, il miele biologici provengono dalle aree protette come quelle del WWF. E’ questo lo spirito del progetto “Terre dell’Oasi” promosso da WWF e Legacoop e nato per difendere la biodiversità e i paesaggi agrari grazie ad un’agricoltura naturale e sostenibile attraverso la vendita diretta dei prodotti, la gestione delle Oasi e dei progetti di conservazione che si svolgono al loro interno.
I prodotti utilizzati per i realizzare i cinque primi piatti proposti in menù, saranno la pasta di farro e il sale di “Terre dell’Oasi” e verdure e formaggi vari provenienti da produzioni biologiche.
E’ dalla Sicilia, e in particolare dalla Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco,
che proviene il sale utilizzato nei primi piatti WWF. Si tratta di un’area di 986 ettari, gestita dal WWF Italia: che grazie alle poche famiglie di salinai tutt’ora in attività, alla regione siciliana, agli sforzi del WWF Italia che dal 1996 cura la gestione dell’area, è stato possibile salvare dall’abbandono e dal conseguente degrado, quello che oggi rappresenta un habitat unico per la pregiatissima avifauna, per la flora, per il suo contesto storicopaesaggistico e per il suo insuperabile prodotto che è il sale marino artigianale
In questa Riserva Naturale gestita dal 1996 dal WWF Italia, in cui si stagliano da secoli le pale dei mulini a vento e meta privilegiata di migliaia di uccelli migratori in rotta tra Africa ed Europa, il sale viene raccolto a mano dai salinai. La raccolta manuale e l’assenza di particolari lavorazioni fa sì che il sale integrale marino, recentemente anche IGP, è privo di qualsiasi trattamento chimico e mantiene tutti i suoi preziosi elementi oligominerali.
Grazie a questo progetto è stato inoltre possibile dare una nuova visibilità al sale marino
artigianale che viene coltivato ancora dai pochi salinai artigianali rimasti nella zona.