Isolabella, il villaggio fantasma

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Isolabella, il villaggio fantasma

Il Villaggio “Le Rocce” di contrada Castellucio, poco distante dalle spiagge di Mazzarò e Spisone, secondo la Provincia Regione di Messina, attuale proprietaria del sito, vale 3.655.000 euro. Lo ha stabilito una perizia che l’amministrazione di Palazzo dei Leoni ha affidato ai suoi uffici tecnici. Sulla base di questa valutazione, l’amministrazione provinciale ha invitato il Comune di Taormina ad esprimere il proprio parere nell’ipotesi che Palazzo dei Giurati intenda acquisire l’ex albergo costruito negli anni ’50 dalla Regione siciliana.
Per anni “Le Rocce” è stato uno degli alberghi più famosi della Sicilia: ospitava grandi personaggi della cultura e dello spettacolo, milionari di allora, divi del cinema. Era una residenza esclusiva, capace di attirare una certa clientela, quella fatta dai vip di tutto il mondo. Una fama ed un prestigio durate per un ventennio. Nei primi anni ’70 iniziò un processo, dimostratosi poi irreversibile, d’abbandono. La Regione, proprietaria dell’immobile, infatti, non riuscì mai a provvedere al suo recupero e finì per trasferire la proprietà (come tutti gli altri alberghi realizzati in Sicilia) alla Provincia di Messina che, nei giorni scorsi, ha messo quanto resta del villaggio sul mercato. L’ultimo atto della storia del Villaggio “Le Rocce” è stato scritto, nelle scorse settimane, dalla Magistratura che è intervenuta per bloccare una situazione di estremo degrado che ha interessato il sito che, da diversi anni, è proprietà della Provincia. Il Villaggio, adesso, si trova sotto sequestro.
La stima del valore del sito è, attualmente, al vaglio del Comune di Taormina che, in ogni caso, ribadisce la volontà di esercitare il suo diritto di prelazione. “Intendiamo –dice l’assessore al patrimonio, Fabio D’Urso- bloccare ogni speculazione privata su una parte tanto pregiata e delicata del territorio comunale. Per questo –continua- stiamo abbiamo a suo tempo atto presente che intendiamo acquisire il bene. Confermiamo la nostra intenzione: sulle modalità di acquisizione e pagamento si vedrà. Per adesso confermiamo, a nome della città, il nostro diritto di prelazione”.
L’amministrazione ha già dato mandato agli uffici comunali di verificare quest’ipotesi e di accertare i termini della valutazione sul valore del bene effettuata dalla Provincia. “A noi, che operiamo sul territorio, risulta che del villaggio –dice D’Urso- non è rimasto nulla o quasi. Nell’area ci sono solo ruderi non recuperabili“. L’assessore aggiunge: “Dalla nota pervenutaci, risulta che il valore è stato determinato dall’Ufficio Edilizia della Provincia con una “stima di massima”. Non si capisce, però, a cosa, esattamente, si riferisce il 2° Ufficio del V Dipartimento Edilia della Provincia. Il Villaggio, quando era in attività, disponeva anche di una parte della spiaggia dove erano stati ricavati “i bagni” per gli ospiti dell’albergo. La nota pervenutaci, per il valore di 3.655.000 euro comprende anche quell’aria, comprese le casette dei pescatori che la magistratura ha posto sotto sequestro? A noi pare di si, visto che, nei giorni scorsi, la magistratura ha sequestrato l’ex albergo e tutte le sue pertinenze, comprese le casette dei pescatori e gli ex bagni, che si trovano sulla spiaggia di Mazzarò”.

 
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