E’ il frutto del lavoro di oltre due anni, sono coinvonti 40 comuni a cavallo tra le province di Enna, Messina e Catania, su un’area che si estende in 130 Kmq, per oltre 110 mila abitanti. E’ stato lo stesso fondatore dell’Oasi, padre Luigi Ferlauto ad annunciare l’ingresso ufficiale dell’Oasi di Troina al Piano Strategico dei Nebrodi. Lo ha fatto nel corso di un incontro che si è tenuto a Sant’agata di Militello in provincia di Messina, su espresso invito del sindaco. Il piano strategico, attraverso il rafforzamento del sistema culturale – identitario, legato ai Nebrodi, è la costruzione di una rete sociale basata sulla centralità dell’uomo, su principi di solidarietà e rispetto della natura. Un progetto che individua le strategie per assicurare condizioni di benessere per l’intera popolazione nel prossimo futuro. Ed è proprio L’Oasi di Troina il volano di un potenziale sviluppo economico attraverso la cultura della solidarietà. Lo fa perchè conserva in se la filosofia del benessere fisico, psichico e spirituale. C’è grande entusiasmo attorno a questo piano strategico dei Nebrodi, che è stato studiato in due macroazioni: 1) la costruzione della regione dei Nebrodi 2) la costruzione del distretto turistico. Con la prima i comuni intendono ritrovare le ragioni storiche e culturali dei loro territori, creando un marchio identificativo capace di favorire e migliorare la promozione del territroio nel rispetto della vocazione dei singoli enti locali. Con la creazione del distretto turistico si intende rafforzare l’offerta turistica migliorando e ottimizzando le risorse in una logica di complementarietà e compratecipazione di tutto il sistema produttivo e amministrativo. Entusiasta del progetto il presidente della Fondazione Oasi Città Aperta di Troina padre Luigi Ferlauto che vede così coronare il sogno di realizzare i centri satellite dell’Oasi sparsi nel territorio. “Il cambiamento è il nostro futuro” è lo slogan scelto per promovere il piano strategico che si avvarrà di organismi quali il Consiglio terriroriale, il tavolo di verifica il comitato etico. In pima linea anche il sindaco di Sant’agata Militello, Bruno Mancuso che si è fatto portavoce con i colleghi degli altri comuni, nellassumere l’impegno ad adottare i principi etici, gli indirizzi e le regole che definiscono il modello di “avamposto di città aperta”. Per la prima volta, in Sicilia, un territorio così vasto si presenta unito, con in testa l’Oasi di Troina, non per chiedere infrastrutture a pioggia, ne per realizzare nuovi alberghi ma per rivalutare il patrimonio edilizio esistente e creare un grande e unico sistema di ospitalità diffusa. A supporto di tutte le attività economiche è prevista inoltre anche una banca della solidarietà, sul modello tedesco o scandinavo, capace di creare vantaggio competitivo al territorio supportando le iniziative di qualisasi entità senza elevare i livelli di garanzia. In una fase più anvanzata i partecipanti al progetto potrano utilizzare i fondi strutturali Por 2007 / 2013 che serviranno a realizzare quelle azioni di base essenziali che servono a supportare tutto il territorio. La Fondazione Oasi Città Aperta asumerà la funzione di capofila responsabile del progetto: “Centro studi e conservazione della cultura dei Nebrodi”.