Pantelleria, torna l´´asinello

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Pantelleria, torna l´´asinello

Valorizzare anche dal punto di vista turistico le zone interne dell’isola, conservandone e ripristinandone l’habitat naturale, per una fruizione sostenibile che metta in risalto quelle che sono le peculiarità naturalistiche, storiche, culturali, archeologiche, di questa suggestiva terra sospesa nel Mediterraneo.
È questo l’obiettivo su cui sta lavorando l’Azienda Regionale Foreste Demaniali ente gestore della Riserva Naturale istituita nel 1998 “Isola di Pantelleria”. Ed è in questo ambito che si colloca la reintroduzione dell’asino di Pantelleria nella sua terra d’origine e il suo prossimo impiego, nuovamente al fianco dell’uomo, tra gli incontaminati sentieri della Riserva; 100 km di rete sentieristica che si snoda lungo i circa 3000 ettari d’area protetta che da nord a sud, partendo da Punta Spadillo raggiungono Cuddia Attalora, attraversando lo Specchio di Venere, le Colate laviche di Monte Gelfiser, Montagna Grande, le favare di Cuddia Mida, Monte Gibele, la Fossa del russo e la Favara grande.
“In attesa di rivedere sempre più esemplari di asini panteschi impiegati nelle attività della Riserva -ha affermato Antonino Colletti, Ispettore Generale dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali, - abbiamo predisposto degli splendidi itinerari escursionistici differenti a secondo delle esigenze dei visitatori, che presentano una Pantelleria quanto mai selvaggia e incontaminata”
Dal Sentiero di Montagna Grande, al Laghetto delle Ondine, dal Sentiero Romano del Khagiar, ai sentieri che conducono alle splendide cale marine, dall’escursione archeologica, a quella “benessere” dedicata al relax delle acque termali e alla fangoterapia dello Specchio di Venere: ce ne è veramente per tutti i gusti!
“L’appuntamento per tutti coloro che vogliono avventurarsi alla scoperta dell’isola è da lunedì a sabato alle ore 9,00 presso l’ufficio territoriale dell’Azienda Foreste appena inaugurato, sito in Via Giovanni Falcone - ha dichiarato il dirigente dell’Ufficio Provinciale di Trapani, Dorotea di Trapani-. Qui i visitatori saranno accolti dagli operatori del Pan Sicilia, il Consorzio che per conto dell’ente gestore effettua il servizio di guida naturalistica”.
Nel contempo proseguono all’interno dell’area protetta le attività dell’ente gestore. Dopo il progetto che ha portato alla realizzazione di campi collezione per la conservazione del germoplasma di alcune specie d’interesse agrario quali vite, fruttiferi o cappero, tipiche dell’isola, nell’ambito del
quale l’Azienda ha anche realizzato un giardino pantesco e ha ristrutturato, quali locali a supporto delle attività agricole, due dammusi in contrada Serraglia; sono stati inoltre ristrutturati alcuni dammusi in Contrada Gelfiser, che saranno destinati a centro di educazione e interpretazione ambientale. 
 
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