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Vendicari, paradiso d'oro

Foto: Vendicari, paradiso d'oro

Reportage di Giusy Messina* - Foto: Ivan Trovato Siciliaparchi.it  -   La sagoma elegante del fenicottero si staglia nel cielo bollente: è la cartolina di una Sicilia che non ti aspetti. La Riserva Naturale di Vendicari, una lingua di terra lunga oltre otto chilometri che dalla provincia di Siracusa corre fino a quelle terre conosciute ai più come le “Terre di Montalbano”, è un’oasi di rara bellezza.

Alla scoperta di un paradiso naturale...

Prospettive orizzontali dell'oasiTrascorrervi una giornata, tra immersioni in acque cristalline e l’osservazione degli uccelli migratori che qui hanno trovato “casa”, è un’esperienza indimenticabile per grandi e piccini: una lezione di scienze naturali en plein air. Arriviamo alla Riserva, con il sole allo zenith di un afoso mercoledi’, accompagnati dal dott. Attardo, dirigente tecnico e dal geometra Cantarella, dell’ Ufficio Provinciale Azienda Foreste di Siracusa che abbiamo raggiunto da Palermo dopo vicissitudini varie (il ritardo del treno su cui viaggiava il dottore Salvatore Giarratana che da Santo Stefano di Camastra è arrivato a Cefalù, sic, dopo ben due ore, ed ancora la macchina di servizio che giunti alla porte della città aretusea ha iniziato ad aver problemi con il radiatore e che siamo stati costretti a lasciare all’officina autorizzata dell’Azienda per poi riprenderla soltanto alle 21.00 al nostro rientro a Siracusa) che hanno messo a dura prova il nostro spirito abbastanza temerario che, ad onor del vero, non si è lasciato affatto fiaccare dalla contrarietà. Anzi, siamo riusciti a seguire e a portare a termine la nostra tabella di marcia, nonostante la pioggia torrenziale che ci ha seguito per un buon tratto e con buona pace dei nostri accompagnatori che, armati di santa pazienza, si sono rivelate delle ottime guide.

Vegetazione tipica all'interno dell'area protettaScopo del tour all’interno di alcune Riserve è l’accertamento, da parte del dottore Salvatore Giarratana, dello stato di effettiva fruibilità di alcuni rifugi dell’Azienda da aprire ai turisti-viaggiatori, per un’accoglienza semplice e rurale che sappia coniugare funzionalità dei servizi indispensabili (cucina, bagni e letti) dentro aree d’interesse naturalistico ad itinerari storico-culturali delle zone vicine.
Prima tappa, le case di Marianelli, sul versante nord della Riserva, lungo la statale che da Noto va verso Pachino. Tra secolari alberi di ulivi e mandorli, lungo filari di muretti a secco, caratteristici di queste zone, arriviamo ad un complesso di case ristrutturate dall’azienda. Ci troviamo di fronte a quello che una volta era la tipica masseria siciliana con casolari, stalle e palmenti, fulcro dell’attività rurale di un tempo dove sembrano riecheggiare ancor le voci dei contadini intenti al quotidiano lavoro nei campi.

Alcuni immobili del complesso che si aprono attorno ad un porticato, ospiteranno il centro del Geopark, un network internazionale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio geologico naturalistico ed antropologico per favorire uno sviluppo sostenibile. Con un po’ d’immaginazione, si respira già aria da campus universitario e si può vedere, con gli occhi di un prossimo futuro, studenti e professori che, da ogni parte del mondo, si danno appuntamento nella Riserva di Vendicari per studiare le condizioni di tutela di questo ricco patrimonio di biodiversità. Chissà…

Ingresso della riserva, infrastrutturazioneLasciate le case di Marianelli, riprendiamo la strada per raggiungere l’ingresso principale della Riserva, quella da cui accedono turisti e visitatori che, accolti all’ingresso dal personale dell’azienda, forniscono le generalità ed anche il paese di provenienza.Una volta entrati il colpo d’occhio è davvero notevole e non mancano le sorprese , soprattutto per gli appassionati di birdwatching, durante il tragitto che dall’ dall’ingresso arriva al mare: una teoria di pantani d’acqua dolce e salmastra ed il loro brulicare di uccelli, si susseguono ininterrottamente da nord a sud della Riserva, disegnando un immenso foglio argenteo sotto i riflessi del sole per poi confinare, nella varietà composita di una vegetazione che ha colori del deserto e quelli più caldi della nostra terra con la presenza di palme nane, di mirto,di lentisco, con dune di sabbia finissima che dolcemente degradano verso il mare azzurro.

/La spiaggia di Eloro, meta di migliaia di turisti

Tra una sequela di bianche calette, si aprono angoli di paradiso, come Calamosche, splendido scenario per set fotografici o la spiaggia di Cittadella, lungo il versane sud della Riserva dove lo sguardo è rapito dalla limpidezza delle acque. Proprio per preservare la bellezza suggestiva delle dune, alcuni tratti di spiaggia sono stati interdetti alla balneazione con la creazione di staccionate, passerelle per l’attraversamento.

E’ uno degli interventi strutturali realizzati dall’Azienda grazie ai fondi del Progetto Europeo“Life Natura “ che finanzia al cinquanta per cento tutti quei progetti che hanno come obiettivo comune il miglioramento delle condizioni naturali dei siti appartenenti alla Rete Natura 2000, tra cui la Riserva di Vendicari.
Natura e storia s’intrecciano lungo la costa sud orientale della Sicilia, che da Noto va a Pachino, in questo lembo di terra strappato, intorno agli anni’70, dallo scempio dell’abusivismo, dal saccheggio delle aree archeologiche.
Durante la passeggiata, lo sguardo s’imbatte nelle vestigia dell’antico passato di Vendicari che per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, fu uno dei più importanti porti mercantili, famosa per le saline e la conservazione del tonno come dimostra la Tonnara, costruita nel 700, la cui torre svetta solitaria al limitare estremo, tra mare e terra.

Veduta d'insieme della antica tonnara

La tonnara utilizzava ampiamente i vicini pantani che per molti anni furono adibiti a saline per trarre il sale necessario per la conservazione del pesce. Sul Pantano grande, l'Azienda ha conservato, a mo’ di testimonianza, la casa del salinaio che veniva usata, a volte, come deposito. Sendendo giù, lambita dalle onde, si trova la Torre Sveva, fatta costruire da Pietro d’Aragona intorno al ‘400 a difesa delle coste contro gli attacchi arabi. Poco più in la, sugli scogli, la casa dei pescatori , di un intenso colore azzurro, è un altro immobile recuperato dall’Azienda che potrebbe essere adibito a Centro Visitatori.
A Vendicari, dove il miracolo della natura si rinnova nel rispetto dei ritmi delle stagioni che segnano le rotte migratorie degli uccelli che dal continente africano migrano verso il nord-Europa e ritorno, l’uomo ha fatto un passo indietro, garantendo l’integrità ambientale. E’ infatti un anello fondamentale nelle “aerovie” percorse da milioni di uccelli, in qualsiasi periodo dell’anno che qui si fermano per nidificare e per nutririsi. Tanto da essere inserita, insieme al Biviere di Gela, dal 1971, nella lista delle Aree Umide d’Importanza d’Internazionale, la Convenzione di Ramsar.

Particolare del restauro conservativoIn questo che è stato definito, a ragione, dagli ambientalisti, “l’albergo degli uccelli”, capita così di osservare , ad occhio nudo ma meglio se muniti di un binocolo, le tipiche volpoche , grosse anatre color sale e pepe, simbolo della Riserva, che si crogiolano al sole appollaiate sugli isolotti realizzati dagli operai dell'Azienda Foreste nei pantani. Ma è possibile vedere, anche in agosto, quando è in pieno svolgimento la migrazione autunnale, aironi cinerini, garzette che lasciano il posto, nelle prime intense piogge, all’arrivo di piccoli trampolieri, come gambecchi e piovanelli, intenti alla ricerca di piccole prede. Ma gli ospiti più attesi sono i bellissimi fenicotteri provenienti dalla Camargue francese che qui hanno tappa, nei mesi autunnali, durante la migrazione che li porterà a trascorrere in Tunisia, i periodi più rigidi.

Gli uomini dell'Azienda sono i “signori delle maree”, senza i quali non sarebbe possibile regolare l’afflusso d’ acqua nei pantani. Grazie all’intervento mirato ed intelligente dell’uomo, la natura continua a regalare emozioni e a suscitare quel senso di meraviglia che sarà una costante dei miei viaggi alla scoperta delle Riserve dell’isola. L’Ufficio provinciale dell’Azienda della città aretusea, diretto dal Dott. Antonino De Marco, ha strutturato un sentiero a basso impatto ambientale, che consente, agli appassionati di ornitologia e birdwatching di osservare la fauna brulicante nei pantani.” Abbiamo istituito fino al 30 settembre, il servizio di visite guidate - spiega il Dott. Filadelfo Brogna,dirigente dell’Unità Operativa di Base dell’Ufficio Provinciale di Siracusa - svolto dal personale qualificato dell’Ente Fauna Siciliana – che ha già riscosso un notevole successo. Nel periodo di aprile –maggio sono stati coinvolti oltre tremila alunni e studenti di circa 60 istituzioni scolastiche provenienti da ogni parte della Sicilia e dell’Italia”. Il servizio è attivo tutti i giorni compreso i festivi, ad eccezione del lunedì, dalle ore 9,00 alle ore 13,00. La guida è disponibile in sito presso l’ingresso principale della Riserva denominata “Torre Vendicari”.

Interventi dell'Azienda Foreste per le riserve di marePer i gruppi organizzati è preferibile la prenotazione che dovrà pervenire, anche a mezzo fax al nr. 0931 62373, con congruo anticipo per ragioni organizzative. Visitato da oltre sessantamila visitatori di cui oltre il 20% da stranieri provenienti da tutti i Paesi del mondo, secondo i dati raccolti nell’anno precedente dall’Ufficio Provinciale della città di Archimede, il sito di Vendicari è “vigilato” dal Corpo delle Guardie Ecologiche dell’Ente Fauna Siciliana con l’intento di far rispettare il regolamento per una corretta fruizione dell’ambiente.

 ”Il nostro servizio- spiega il Tenente Corrado Bianca, comandante del Corpo della Guardie Ecologiche”- di profilo educativo-culturale, è basato sulla prevenzione anziché sulla repressione. La vigilanza rivolta al rispetto del regolamento da parte dei visitatori, ha visto uno scambio continuo con i fruitori che hanno colto l’occasione per chiedere informazioni sulla flora e la fauna della Riserva”. Gli arenili di sabbia finissima sono stati scelti,dalla Caretta Caretta, la tartaruga marina, quale oasi privilegiata per la deposizione delle uova. L’Azienda ha stipulato un contratto con i volontari dell’Ente Fauna Siciliana per un’attività di monitoraggio volta all’accertamento dell’ovodeposizione.

Mare d'amare, colori tipici del paesaggio siciliano

I volontari, istruiti dal Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Catania, effettueranno lo studio ed i rilievi climatici con l’ausilio di idonea strumentazione messa a disposizione dall’ente gestore. La perlustrazione degli otto chilometri di spiaggia della Riserva, inizia di buon ora: già dalle 7,00, i volontari, divisi in due gruppi compiono le loro osservazioni compilando apposite schede di registrazione. Per chi volesse partecipare, è possibile mandare una e-mail a: c.biancasegreteriaefs@alice.it oppure telefonare al 3384888822 o mandare un fax al 0931 891666. Vendicari non vi stancherà di stupirvi!

Giusy Messina

*Addetto Stampa Azienda Regionale Foreste Demaniali

Foto di Ivan Trovato per Siciliaparchi.it

Consulta la sezione riserve Siracusa per ulteriori approfondimenti.

 
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Speciale dedicato all'Azienda Regionale Foreste Demaniali

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