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Platani, oasi naturale o naturista?

Foto: Platani, oasi naturale o naturista?

I nostri più affezionati lettori ci perdoneranno, ma la notizia è troppo ghiotta per farne solo una flash: i Comuni di Ribera e Cattolica Eraclea, in provincia di Agrigento, hanno intenzione di trasformare un'oasi naturale in un'oasi naturista. Sorgerà tra Erclea Minoa e Borgo Bonsignore, non molto distante dalla riserva naturale del Fiume Platani gestita dall'Azienda Foreste.
I sindaci dei due comuni, Cosimo Piro di Cattolica e Nino Scaturro di Ribera hanno già trovato l'accordo. Siglata l'intesa su prezzi e servizi, resta da definire l'esatta delimitazione dei confini.
Entrambi i primi cittadini sono d'accordo sul fatto che chi accede alla riserva dovrà essere avvertito per tempo da appositi cartelli per evitare "situazioni spiacevoli".
Esulta Marcello Festeggiante, presidente dell'Associazione Sicilia Naturista: "L'iniziativa comporterà uno straordinario ritorno di immagine per la spiaggia della riserva del Platani".

Veduta della costa nei pressi della riserva

"Ci siamo sempre dedicati anche alla pulizia delle spiagge da noi frequentate, insieme a Legambiente e Wwf", conclude Festeggiante.
Già da tempo una spiaggia frequentata in modo informale da nudisti si trova dalle parti di Torre Salsa, poco distante, che si aggiunge a quella, anch'essa non autorizzata, di Eloro (SR).
Si tratterebbe della prima oasi naturista legalmente autorizzata in Sicilia, che stopperà i viaggi della fitta popolazione di siciliani (a quanto pare sono alcune migliaia) "costretta" ad emigrare verso i lontani - ma liberi - lidi di Capo Rizzuto in Calabria, anch'essa area protetta.

Certo occorre capire come calare questa scelta in un contesto territoriale caratterizzato da una riserva assai frequentata, quale quella del Platani, su cui l'Azienda Foreste sta parecchio lavorando. Certamente è auspicabile una conferenza di servizi per sentire l'Ente gestore, affinchè le due oasi convivano e gli operatori dell'Azienda non si trovino in situazioni poco piacevoli. Per raggiungere la riserva infatti occorre superare Borgo Monsignore in direzione di Eraclea Minoa, proseguendo fino al parcheggio dell’area archeologica. Da qui bisogna seguire una pista che si mantiene sul bordo della falesia di Capo Bianco. Si prosegue per un piccolo sentiero che scende verso la spiaggia fino a raggiungere la foce del Platani e l’impianto boschivo di Borgo Monsignore.
Note e scheda tecnica.
La “Riserva Naturale Orientata del Fiume Platani”, a cavallo fra i Comuni di Ribera e di Cattolica Eraclea (Agrigento), dominata dalla splendida linea di Capo Bianco, gestita dall’Azienda Foreste, è costituita da 200 ettari di macchia mediterranea, habitat naturale per molte specie vegetali, fra cui il il pancrazio, la santolina delle sabbie, l’euforbia marittima. Di particolare rilievo la presenza della retama, ginestra dai fiori bianchi comune in Africa.
La foce del fiume, con i suoi ambienti umidi e le sue dune dove cresce rigoglioso il giglio marino , è habitat ideale per diverse specie di uccelli migratori: l'airone cinerino, il cavaliere d’Italia, l ’avocetta, il fratino, il falco di palude e quello pellegrino. L'area, di fatto il primo luogo di sosta per gli uccelli provenienti dall'Africa, è luogo privilegiato del pendolino.
A breve distanza una visita meritano le rovine dell’antica Eraclea Minoa, colonia greca di probabile epoca micenea (VI sec.), di cui resta l'imponente teatro che si affaccia sulla costa agrigentina tinta di verde, bianco e blu.

 
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