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Isolabella. roventi polemiche

Torna la denuncia sullo stato di degrado dell'Isolabella, a Taormina, provincia di Messina, riserva naturale un tempo gestita dal Wwf e poi dalla Provincia regionale di Messina. Nei giorni scorsi un turista tedesco, in vacanza nella rinomata località, ha voluto documentare con un video la trasformazione in discarica di un sito di rilevante valore naturalistico. Il sito è finito su Youtube.com, mentre gli addetti hanno provveduto a ripulire l'area da rifiuti di ogni tipo. Ma non si placano le polemiche. A partire da quelle politiche. “AN è stata sempre attenta ai problemi dell’Isolabella, simbolo della città e Riserva Naturale Orientata. La direzione locale del partito, sta seguendo il progetto che la Regione ha proposto e che punta a creare sull’isolotto una sede di rappresentanza della Regione e della città di Taormina. Una proposta che giudichiamo interessante.
Al momento, però, non possiamo non rilevare che la Riserva, ed in particolare l’isolotto, versa in un grave stato di degrado. Non sappiamo a chi attribuire la responsabilità. Alla Regione o alla Provincia Regionale di Messina? Di sicuro non fanno bene all’immagine ed all’economia turistica di Taormina le denunce lanciate dalla RAI e dal quotidiano La Repubblica relative all’attuali condizioni di quello che è il simbolo della città.
Comune, AN è sicura che l’assessore ai Beni Culturali della Regione, onorevole Lino Leanza, che si è dimostrato, per altre questioni, molto sensibile alle esigenze ed alle richieste di Taormina, si renderà immediatamente disponibile per un incontro risolutivo per definire il futuro della Riserva.

“Le immagini trasmesse dalla RAI, i servizi giornalistici, e le sollecitazioni del Comune, sono serviti a rimettere in moto le pratiche per la gestione dell’Isolabella. Tutto, già ieri, si è rimesso in discussione”. La dichiarazione è del vice sindaco, Eligio Giardina che, aggiunge: “Taormina, comunque, chiede, a gran voce, una legge speciale”.
Intanto, la Regione ha assegnato, in via provvisoria, la Riserva di Isolabella alla Provincia regionale di Messina. E’ stato, quindi, avviato il processo per porre fine al grave stato di degrado nel quale il sito, uno dei più famosi della Sicilia, era precipitato da quando era scaduto il mandato di affidamento del WWF. “Abbiamo ricevuto –dichiara l’assessore all’Ambiente della Provincia, Antonino Ferro- il fax che ci preannunciava l’arrivo del decreto di affidamento ieri attorno alle 13,00. Immediatamente dopo –continua- l’assessorato si è mobilitato per affrontare l’emergenza. Già da oggi alle 9,00 è intervenuta una squadra di operai che, insieme agli operatori dell’ATO4, provvederanno a compiere una prima ricognizione dei luoghi ed a rimuovere i rifiuti esistenti. Abbiamo anche allertato il reparto di Polizia Provinciale”.
E’ prevista, inoltre, per sabato 8 settembre, una conferenza dei servizi indetta per cercare una soluzione definitiva della questione. All’incontro -fissato dall’assessore regionale ai BBCC, Lino Leanza, alle 10,30 nella ex villa Bosurgi che si trova proprio nel cuore dell’Isola- parteciperanno l’assessore regionale al Territorio, Interlandi, quello ai BBCC, Leanza, la Provincia di Messina ed il Comune di Taormina.
“Il nostro è un intervento dettato da senso di responsabilità. Avevamo lasciato l’Isolabella –aggiunge l’assessore Ferro- nei primi giorni di marzo, dopo quasi un anno di gestione. Si tratta, adesso, di riprendere il lavoro iniziato. Comunque, mi preme sottolineare che il nuovo affidamento scadrà il prossimo 31 dicembre. Ma, a quanto mi risulta, sono già in corso le procedure per un affidamento definitivo”.
Sono aperte le candidature del WWF e del FAI. La Regione dovrebbe decidere quanto prima per dare corso ad un articolato progetto per una gestione che possa assegnare alla Riserva dell’Isolabella un ruolo importante nel campo della salvaguardia ambientale. In progetto anche la realizzazione di una residenza di rappresentanza della Regione e del Comune di Taormina. “La Provincia –continua Ferro- si è da tempo candidata per una gestione definitiva della Riserva. Chiediamo, però, chiarezza nel quadro di un programma. E’, quindi, indispensabile la cancellazione di ogni equivoco sulle competenze regionali e l’individuazione delle risorse necessarie per gestire un patrimonio di inestimabile valore e conosciuto in tutto il mondo”.
“Forse è vero –dice il vice sindaco di Taormina, Eligio Giardina- che dobbiamo ringraziare la Rai per il servizio di denuncia trasmesso, ieri mattina, all’interno della rubrica Uno Mattina. Probabilmente, è servito ad accelerare un processo che era in corso, ma purtroppo da troppo tempo. Saremo certamente presenti alla conferenza dei servizi e nell’occasione ribadiremo la nostra posizione: il Comune di Taormina vuole avere un ruolo determinante all’interno del progetto di gestione definitiva della Riserva”.
Lo sblocco della situazione, non ha certo fatto abbassare il tono delle richieste avanzate ieri dal Comune di Taormina. “La città –spiega ancora Giardina- chiede una legge speciale. E’ necessario affrontare il “caso Taormina” in maniera globale. Il problema ha due facce: avviare un progetto di qualificazione e riqualificazione che interessi tutto il territorio, i beni ambientali, i monumenti; la individuazione dei fondi necessari. Le questioni da affrontare, insomma, sono molte e riguardano anche la pulizia della città. A proposito di soldi, Taormina non ha nemmeno i fondi per organizzare, in tutto il territorio cittadino, un servizio effettivamente efficiente di pulizia. Questa è una città che riceve dalla Regione e dallo Stato trasferimenti in base alla sua popolazione residente. La situazione urbanistica di Taormina, il suo bilancio comunale, le sue esigenze legate all’immagine che la città si è conquistata in oltre 150 anni d’attività turistica, non riescono più ad essere fronteggiate con i mezzi economici che il Comune riesce a gestire con le tasse comunali e con i trasferimenti regionali e statali. E’ una situazione che si trascina da anni e che nessuna amministrazione comunale, di destra o di sinistra, è riuscita a risolvere.
E’ giunto il momento, quindi, di cambiare marcia, di scrivere un ad un altro capitolo della storia di Taormina.
L’amministrazione comunale attualmente in carica, quindi, ha deciso di fare la voce grossa e di chiedere una legge speciale”.

 
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