E’ stato siglato a Roma, presso Villa Borghese, un importante protocollo d’intesa tra l’Ente Parco dei Nebrodi e l’UISP (Unione Italiana Sport per tutti).
Alla tavola rotonda hanno sottoscritto l’accordo i rappresentanti del Parco Regionale del Beigua, il Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Regionale delle Dolomiti Friulane, il Parco regionale del Lago Trasimeno e il Parco Regionale dei Nebrodi.
Nel corso della giornata è si è tenuto un interessante convegno sul progetto nazionale di formazione Uisp – nell’ambito della legge 383 dal titolo “L’outdoor training come esperienza formativa nel sistema ambientale”.
All’importante convegno erano presenti i vertici nazionali della Uisp, il Direttore di Federparchi, Luigi Bertone e per il Parco dei Nebrodi hanno preso parte i funzionari Luigi Ialuna e Attilio Caldarera.
La UISP (Unione Italiana sport per tutti) associa 1.200.000 cittadini e affilia 17.500 circoli e società sportive. E' presente in tutta Italia con 165 Comitati regionali e territoriali e 28 leghe nazionali, Aree e Coordinamenti di attività.
L’Uisp ha sempre avuto un’attenzione particolare per l’ambiente, promovendo ed organizzando sport in “plein air” e progettando iniziative in aree protette, sistemi naturali ed aree urbane.
La giornata è stata articolata in due sessioni, dopo il saluto di Daniela Rossi, responsabile nazionale progetti Uisp, sono stati proiettati dei video con delle immagini raccolte durante i sei appuntamenti tenuti nei Parchi.
Si tratta di una iniziativa, questa dell’outdoor, che ha preso vita, come prima esperienza, nella splendida area del Parco dei Nebrodi nel settembre del 2007 e che ha avuto come punti di forza l’ambiente e la sperimentazione di una nuova modalità formativa orientata alle discipline sportive all’insegna della sostenibilità ambientale.
Un percorso formativo rivolto ai dirigenti Nazionali UISP. Diversi i “laboratori formativi” organizzati all’interno del Parco dei Nebrodi, tra cui escursioni in mountain bike da Portella Femmina Morta, nel territorio di Cesarò, attraverso i laghi Maulazzo e Biviere, il Bosco di Mangalaviti e l’arrivo nel comune di Longi. E ancora tante le giornate dedicate all’escursioni a piedi tra la Stretta e l’arrampicata nelle pareti di Longi e l’esperienza speleologica alla Grotta del lauro e la visita alle voliere del grifone di Alcara Li Fusi.
L’obiettivo – spiega il Commissario Straordinario dell’Ente Parco dei Nebrodi Antonino Ceraolo – è di mettere in sinergia le istituzioni con le diverse associazioni per educare alla cultura dell’ambiente come risorsa di vita, e creare una rete di turismo sostenibile con questi 6 Parchi. Le aree protette - ha aggiunto il Commissario Ceraolo – sono delle palestre a cielo aperto che promuovono la formazione, la salvaguardia e la promozione e sviluppo delle aree e delle popolazioni locali. Tra i progetti a breve scadenza una pubblicazione sulle pratiche sportive, in cui verranno indicati, all’interno dell’area protetta nobrodense, i luoghi attrezzati per espletare questi sport”.