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Macalube, vertice al Territorio

A seguito del tragico episodio verificatosi ad Aragona nella riserva Macalube, si è svolta una riunione tra l’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente e la Legambiente.

Presenti presso la sede dell’Assessorato, l’Assessore regionale Piergiorgio Gerratana coadiuvato dal Dirigente Generale, Gaetano Gullo, dal Capo di Gabinetto Carmelo Frittitta e dal suo Vicario Gandolfo Librizzi.
Per Legambiente erano presenti il Presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza, il Presidente regionale Domenico Fontana e il coordinatore regionale delle aree protette Angelo Dimarca.

Durante il confronto, nell’esprimere il cordoglio per la famiglia Mulone per il tragico evento che l’ha colpita, fermo restando l’esito delle indagini della Magistratura, sono stati affrontati i diversi aspetti relativi alla gestione della Riserva che è stata istituita nel 1996 per
tutelare e conservare un sito di particolare rilevanza scientifica e naturalistica internazionale.

Dagli aspetti scientifici esaminati a quelli più propriamente connessi alla fruizione per finire anche agli aspetti relativi alla proprietà di parte dei terreni ricadenti nell’area protetta, è emerso come, nel corso degli anni, la Riserva è stata oggetto di studi, progetti, interventi e attività di varia natura tutti autorizzati dalla Regione a seguito di valutazione degli organismi scientifici e tecnici preposti a sovrintendere il complesso sistema di protezione della natura vigente in Sicilia.

Legambiente ha inteso sottolineare come in ragione delle precedenti valutazioni, l’Associazione ha legittimamente consentito, nel corso di questi anni, la fruizione dell’area da parte di molte centinaia di migliaia di visitatori.

Nel corso della riunione è stata ribadita l’esigenza che la disamina approfondita di ogni singola questione sarà oggetto dell’ispezione amministrativa disposta dal Dirigente generale del Dipartimento ambiente, ispezione che è stata apprezzata e salutata positivamente da Legambiente.

Sarà questa la sede appropriata per verificare, oltre ogni ragionevole dubbio, la corretta e non arbitraria gestione della Riserva da parte di Legambiente regionale.

A conclusione dell’incontro, l’Assessore regionale del territorio e dell’ambiente ha voluto precisare che l’esperienza di questo tragico evento, anche sulla base delle risultanze dell’ispezione, induce l’Amministrazione e tutti i soggetti coinvolti a qualsiasi titolo nella gestione di aree protette, a considerare sotto un nuovo profilo il tema, di rilievo nazionale, della fruizione di ambiti naturalistici che presentano per la propria oggettiva natura potenziali e inevitabili rischi e a sviluppare conseguenti strategie e norme che ne attenuino
l’esposizione.

 
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