Nebrodi, riaprire lo svincolo

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Nebrodi, riaprire lo svincolo

L’appello lanciato nei giorni scorsi dal Sindaco di Caronia, Giuseppe Collura, a favore della riapertura dello svincolo autostradale del Furiano (autostrada Messina-Palermo), chiuso al traffico dal 25 settembre scorso, è stato accolto e verrà sostenuto anche dal Parco dei Nebrodi.
La decisione è stata presa ieri durante l’ultima riunione del Comitato Esecutivo dell’Ente composto oltre che dal Commissario straordinario e dal direttore del Parco, anche dai sindaci dei Comuni di S. Agata Militello, S. Domenica Vittoria, S. Fratello e S. Teodoro, dagli ispettori Capo ripartimentali forestali di Messina, Catania ed Enna e dal presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Parco.
Durante l’incontro, infatti, è stato deliberato un ordine del giorno in cui viene ribadita l’importanza, per l’intero territorio del Parco, che riveste l’uscita autostradale del Furiano, in quanto, seppur fruibile soltanto da chi viene ed esce per Messina, di fatto permette a chi vuole inoltrarsi nel Parco di poter accedere più facilmente ad alcuni itinerari e percorsi dell’area protetta presenti soprattutto nel territorio di Caronia. Basti pensare all’itinerario che partendo dalla contrada Badetta, a ridosso dell’uscita autostradale, si inoltra verso una zona suggestiva in cui sono presenti anche delle strutture agrituristiche, o ancora all’itinerario che collega Caronia a Capizzi e quindi, nel versante ennese, Cerami e Troina, tutti importanti centri montani del Parco dei Nebrodi e che attraversa una zona boschiva dove sono presenti emergenze naturalistiche quali il bosco di Tassita e quello di faggeta di Portella dell’Obolo. Quest’ultimo luogo strategico di snodo in cui è presente un itinerario didattico del carbone frequentato soprattutto dalle scolaresche provenienti dalle scuole di tutta la Sicilia durante le attività di educazione ambientale programmate dal Parco. Sempre dal varco di Portella dell’Obolo è altresì possibile per i visitatori del Parco e gli appassionati della montagna potersi inoltrare lungo la Dorsale dei Nebrodi, un percorso di oltre 70 chilometri che attraversa laghi di alta montagna, boschi, pascoli e da dove è possibile usufruire di luoghi di sosta recentemente ristrutturati dal Parco e messi a disposizione della Comunità. Basti pensare alla Caserma Mafauda, luogo ideale per la sosta di cavalli per chi vuole attraversare la Dorsale in groppa a questo splendido animale ed inserito nel circuito regionale delle Ippovie, o ancora all’area attrezzata di Sorgente Nocita, indicato per la sosta di famiglie che vogliono godere di sana e pura aria di montagna.
“L’adesione alla richiesta forte e determinata del Sindaco di Caronia, uno dei Comuni più importanti del Parco per l’estensione di territorio protetto e tra l’altro sede legale dell’Ente, è un atto dovuto e opportuno perché funzionale a garantire una migliore fruizione di alcuni luoghi fra i più suggestivi e di rara bellezza naturalistica dell’area protetta; ma rappresenta altresì un atto a sostegno dello sviluppo economico non solo di Caronia ma di un intero territorio che, per la sua posizione e caratteristiche, riguardo alla mobilità interna vive uno stato di forte marginalità”. Lo ha dichiarato Antonio Ceraolo, commissario straordinario dell’Ente, impegnandosi a sottoporre la problematica durante il prossimo Consiglio del Parco, a cui partecipano tutti i Sindaci dei 23 Comuni del Parco, affinché questa esigenza fondamentale per l’intera l’area dei Nebrodi venga condivisa da tutta la Comunità.

 
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