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Arpa, bilancio ambientale

Il Bilancio ambientale ha l’obiettivo di pianificare, monitorare e valutare la capacità di programmazione e di investimento in risorse ambientali a disposizione di Comuni, Province e Regioni. Un valido supporto per i decisori politici da affiancare ai bilanci finanziari, per l’ottenimento di una buona governance, che persegua l’equilibrio tra l’esigenza di crescita economica e quella di natura ambientale. È attualmente in discussione il Ddl, già approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 settembre, che prevede l’introduzione della contabilità ambientale per tutti gli enti locali, Stato, Regioni, Province e Comuni. I contenuti del disegno di legge sono stati approvati dalla Conferenza unificata delle Regioni. Si prevede anche l’obbligatorietà dell’adozione del bilancio ambientale insieme con quello finanziario nei Comuni al di sopra di 50 mila abitanti. Quelli al di sotto devono consorziarsi.
L’ACCORDO DI PROGRAMMA COL COMUNE DI CORLEONE. Arpa Sicilia ha stipulato un protocollo d’intesa con il Comune di Corleone per l’adozione in via sperimentale del Bilancio ambientale. La convenzione è stata siglata oggi dal sindaco Antonino Iannazzo e dal Direttore generale di Arpa Sicilia Sergio Marino, presso la sede centrale dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente della nostra regione, che offre un supporto tecnico ai Comuni che si dotano del Bilancio ambientale. Le Amministrazioni forniscono i dati necessari e gli esperti dell’Agenzia, attraverso le analisi delle informazioni, compilano il documento. A Corleone è stato stilato il bilancio relativo al 2005. Oggi si è deciso di utilizzare tutti i dati raccolti per quell’anno e nel biennio 2005-2006 come stima per compilare il bilancio ambientale di previsione per il 2008. Il Bilancio ambientale, che apre la strada a figure professionali tecniche che potranno trovare spazio nel mercato del lavoro, è infatti uno strumento di previsione della spesa ambientale dell’amministrazione, e aiuta a migliorarne alcuni aspetti. Ma non solo. Se, per esempio, un Comune investe del denaro per realizzare una pista ciclabile, può sapere se e quanto sia migliorata l’aria nel territorio grazie a quell’infrastruttura.
“Il Bilancio ambientale - ha spiegato Marino - è uno strumento fondamentale per attuare politiche di tutela del territorio, e l’adozione in via sperimentale da parte del Comune di Corleone è un esempio di buona prassi nell’ottica della sostenibilità ambientale. Un esempio al quale guardare se l’adozione del Bilancio ambientale diventerà obbligatoria per legge”.
“L’Amministrazione – ha detto Iannazzo – è riuscita ad adottare, attraverso risorse interne, questo strumento innovativo stipulando l’accordo di programma con Arpa Sicilia. Per noi l’aspetto ambientale non è un problema ma un punto di forza, e il Bilancio ambientale ci permetterà di guidare l’attività di governo della città e compiere scelte che mettano in pratica il concetto di sostenibilità ambientale”.
Il modello è stato sperimentato nell’ambito di una collaborazione con Apat ed il Sistema delle Agenzie Ambientali. Arpa Sicilia ha aderito al progetto del Tavolo Tecnico Interagenziale “Contabilità e Bilancio Ambientale” e ne fa parte come membro della segreteria scientifica. È un documento contabile che consente di osservare il livello delle spese effettuate per la politica ambientale del Comune, evidenziando fonte delle risorse e destinazione, di mettere in relazione il rapporto tra le somme stanziate, impegnate e pagate, con un indicatore fisico per ogni comparto ambientale e di corredare il bilancio con una serie di informazioni qualitative che i soli dati riclassificati con consentirebbero di cogliere.
Il comune di Corleone è stato scelto dall’Agenzia per applicare il modello perché presenta delle tipicità dal punto di vista naturalistico e un’economia che bene rappresenta quella di tutta la Sicilia, legata ai settori agricolo ed agro-alimentare. Oltre che per l’attenzione dimostrata alle tematiche ambientali, che si è concretizzata in attività come la creazione di una rete di raccolta di materiali inquinanti, attraverso la distribuzione di Eco-box che verranno successivamente ritirati gratuitamente, e la formazione del personale sul tema della contabilità ambientale.

 
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