L'Azienda regionale delle Foreste ha ufficialmente presentato al pubblico con una giornata di festa affollata di scolaresche la riserva naturale della Sughereta di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, relitto di un antico bosco che rappresentava un sistema unico con quello di Santo Pietro di Caltagirone.

(a destra, una suggestiva veduta delle cortecce della riserva, attorniate dalla vegetazione mediterranea tipica a palme nane).

 Una giornata di festa...

Una manifestazione dal sapore autunnale fortemente voluta dall'ispettore generale dell'Azienda, Antonino Colletti, cui ha preso parte anche l'assessore regionale al territorio Rossana Interlandi, che di Niscemi è originaria.  Intervenuti anche i sindaci del comprensorio interessato, e una delegazione della vicina base americana di Sigonella, fisicamente vicina all'area protetta.

(In alto, il lungo corteo che ha attraversato i sentieri rimessi a nuovo dagli operai dell'Azienda Foreste)

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La festa delle scuole

“Suggestioni e colori d’autunno”, questo il nome della giornata di festa, ha coinvolto centinaia di studenti delle scuole di Gela, Butera, Niscemi e Caltagirone, ammaliati dalla mongolfiera ma anche dalle bellezze naturalistiche di questa area protetta.

L'occasione per avviare i laboratori di educazione ambientale, particolarmente apprezzati dai più piccoli.

Una infrastrutturazione "diversa"

L'impegno degli uomini dell'Ufficio provinciale ha permesso di realizzare su questa riserva celebre per la presenza della sughera mosaica e di flora e fauna rare, azioni di infrastrutturazioni che vanno dalla sentieristica all'accessibilità ai ipo e non vedenti, 600 metri di percorsi accessibili grazie ad alcune tabelle leggibili in braille anche dai meno fortunati, montate su inserti di pietra tipica silicea locale, la cosiddetta “Pietra di Pilacane” usata per edilizia e sculture.

(Una podarcis si scalda tranquilla su una corteccia di sughero lungo il tracciato)

Il modello vincente di sinergia per lo sviluppo

La sughereta rappresenta oggi un modello aperto ed avanzato di gestione, con la collaborazione del Fondo Siciliano per la Natura e la sinergia istituzionale delle forze locali.

( A sinistra, il direttore dell'Azienda Colletti con alcuni dirigenti e l'assessore Interlandi ammirano la sughera Mosaica lungo l'itinerario).

 E alla “Sughereta di Niscemi” è stata presentata anche la prima guida naturalistica in braille per una fruizione “senza barriere” di una delle Riserva più belle e suggestive nel cuore della Sicilia.

Realizzata dall’ufficio Provinciale di Caltanissetta in collaborazione con la Stamperia Regionale Braille dell’Unione Italia dei Ciechi e degli ipovedenti, rappresenta “il valore aggiunto di un ente che fa della tutela della biodiversità e dello sviluppo del territorio -dice Antonino Colletti, Ispettore Generale dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali - il suo punto di forza perché il bene naturalistico protetto rappresenti una risorsa di crescita economica e culturale della collettività”.

“Vogliamo che la natura sia vissuta da tutte le persone, senza alcuna distinzione- dice Luciano Saporito, dirigente dell’Ufficio Provinciale di Caltanissetta dell’ARFD- e che proprio in questi luoghi, di eccezionale interesse naturalistico, si realizzi una concreta integrazione tra normodotati e persone diversamente abili”.

La soddisfazione dei vertici dell'Azienda Foreste: "un grande segno di civiltà e rispetto" 

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"Aggiungiamo una perla ai gioielli di famiglia - spiega Antonino Colletti, ispettore generale dell'Azienda Foreste -  con un tocco speciale, quello del rispetto per la diversità attraverso l'inaugurazione del sentiero".

Una festa della diversabilità...

A fare da guida lungo questo “speciale” percorso, Giovanna, 32 anni (nella foto) non vedente che ha auspicato che l’iniziativa intrapresa dall’Azienda Regionale Foreste Demaniali possa essere d’esempio anche per altre amministrazioni pubbliche perché “queste azioni ci rendono meno soli e fanno sì che anche noi possiamo trascorrere una giornata piacevole a contato con la natura in modo consapevole e responsabile”.

Giovanna, non vedente, "legge" una tabella della riserva sotto lo sguardo commosso dell'ispettore Colletti e dell'assessore Interlandi. Forse uno dei momenti più emozionanti della giornata di festa.

I segni dell'uomo, ancora oggi.

Resta viva ancora oggi la tradizione economica legata alla lavorazione del sughero, grazie all'impegno dei decortecciatori, abili artigiani di scuola familiare.

Un laboratorio sperimentale a cielo aperto, promosso dall'Azienda foreste, in cui bosco, pietra, cultura e dignità si fondono nel nome dello sviluppo sostenibile. (i.t.)