Per D'Arrigo sul Fujama
In memoria di Angelo D’Arrigo, il recordman che sorvolando in deltaplano le vette più alte del mondo ha compiuto imprese ai limiti dell’impossibile, e morto un anno fa in un incidente di volo, Tom Perry, “l’alpinista scalzo”, ha posto una targa sulla cima del Fujiama, scalandolo a piedi nudi. L’impresa, annunciata a Padova il 28 settembre, con la consegna della targa da parte di Laura Mancuso D’Arrigo, vedova del deltaplanista, a Tom Perry, al secolo Antonio Perretti, è stata compiuta oggi, in condizioni meteorologiche avverse per la presenza del forte vento. Laura D’Arrigo, che si trova a Los Angeles per la proiezione di “Nati per volare”, il video – documentario che racconta l’ultima impresa del marito, lieta dell’evento ha dichiarato: “Angelo e Tom non si conoscevano, ma entrambi conoscevano il sapore del traguardo inteso non come conquista ma come raggiungimento di un obiettivo nel percorso della propria vita. Perché non è arrivare alla meta che ci rende migliori, ma quello che si ricava dalla fatica, dal superamento di tante difficoltà. Per questo Tom Perry ha scelto di dedicare la sua scalata del Fujiama ad Angelo e porre in cima alla vetta una targa con la frase di Angelo che recita: “Spingendo quotidianamente i nostri limiti riusciamo, a piccoli passi, a superare le paure che ci vietano il possesso della nostra esistenza”. Sul Fujiama, meta di pellegrinaggi poiché considerata dai giapponesi la montagna sacra, coloro che saliranno in vetta potranno leggere in cinque lingue la frase scritta da D’Arrigo. Tom Perry è il primo uomo al mondo ad aver compiuto la scalata e la discesa del Fujiama a piedi nudi. Portando a compimento l’impresa di oggi ha concluso la prima parte del gemellaggio Etna – Fujiama, iniziato a marzo di quest’anno, quando scendendo dall’Etna a piedi nudi, ha raccolto un po’ di cenere vulcanica per portarla sulla montagna Giapponese. Quest’inverno, compirà la seconda parte del gemellaggio, ritornando sull’Etna, dove porterà le ceneri del Fujiama
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