Sono migliaia i Rospi smeraldini siciliani (Bufo siculus) che attualmente, da una singola postazione, si possono osservare presso la Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa, gestita dalla Provincia Regionale di Enna.
Molti esemplari sono ancora in acqua, con la coda, e si stanno preparando a completare la loro metamorfosi; tanti altri, già maturi, hanno iniziato l’esodo verso le aree limitrofe del Lago, attraversando sia la pista che la strada circumlacuale.
Il Rospo smeraldino siciliano è una specie endemica siciliana (si trova soltanto nella nostra Isola) descritta solo nel 2008. La specie Bufo viridis, dalla quale la nostra specie B. siculus è stata distinta, era già tutelata dalla Convenzione di Berna e dalla Direttiva Habitat; adesso che il B. siculus è considerato endemico, si accresce ulteriormente la sua importanza sul piano conservazionistico.
Il Rospo smeraldino siciliano, la cui popolazione a Pergusa è presente in numero consistente, non supera dimensioni di cm 10, ha abitudini prevalentemente notturne e terrestri; nel periodo degli accoppiamenti (in primavera) si riunisce in gran numero presso laghi e raccolte d’acqua; i nuovi nati, in certe annate, danno vita ad imponenti esplosioni numeriche, l’ultima si ebbe nel 2003. È un animale utile anche nella lotta contro le zanzare, il suo assembramento è solo temporaneo e pertanto occorre dargli il tempo di allontanarsi dal lago senza intervenire in alcun modo, tantomeno con prodotti chimici.
Ma non è l’unico animale ad uscire fuori dal Lago, magari per termoregolarsi; infatti, qualche giorno fa una Testuggine palustre siciliana (Emys trinacris), trovata lungo la pista da una fruitrice della Riserva, è stata consegnata alla biologa della Kore Rosa Termine che, dopo averne rilevato i dati biometrici ed averla identificata, l’ha liberata nel Lago.
Negli anni è stata fatta più volte attività di informazione sulla differenza tra la nostra Testuggine palustre siciliana, endemica siciliana e di alto valore conservazionistico, e le testuggini esotiche; tanto che in Riserva un cartello invita la cittadinanza, qualora venissero trovate testuggini palustri, a consegnarle al Distaccamento Forestale e a non liberarle autonomamente, per evitare che testuggini esotiche possano essere erroneamente introdotte nel nostro ambiente. Per esempio la “Testuggine palustre dalle orecchie rosse” (Trachemys scripta elegans) è una specie esotica proveniente dagli USA ed importata in Europa per scopi commerciali come animale da terrario-acquario; recentemente l’Unione Europea ne ha vietato l’importazione emettendo uno specifico regolamento, anche se il commercio si è rivolto ad altri generi. Le testuggini esotiche se liberate in natura possono provocare dei danni ai nostri ecosistemi naturali perché entrano in competizione ecologica con la fauna locale.