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PSR, importanti modifiche

La proposta aggiornata del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007/2013, con le modifiche concordate nella riunione di negoziato con gli uffici della Commissione europea è uno dei provvedimenti approvati ieri dalla giunta regionale, presieduta da Salvatore Cuffaro. Il documento è stato già trasmesso, in via telematica a Bruxelles per il via libera definitivo.
“Il programma - spiega Cuffaro - è il risultato di un lavoro fatto di concerto con il partenariato. Un documento condiviso con le parti sociali ed economiche che possiede tutti i requisiti per consentire agli imprenditori agricoli dell’Isola di essere ancora e sempre più competitivi sui mercati nazionali e internazionali”.
Il Psr stanzia 2,1 miliardi di euro per gli agricoltori siciliani. Rispetto alla proposta originaria, approvata dalla giunta regionale nella seduta del 29 giugno scorso, tra le modifiche c’è il numero minimo delle Ude (l'unità di base per il calcolo della dimensione economica aziendale) inizialmente fissato a 15 per l’accesso ai finanziamenti.
“Avendo concordato con la Commissione di inserire nelle misure di investimento anche altri vincoli per ogni singolo comparto, per rendere più efficace l'intervento pubblico - spiega l’assessore all'Agricoltura, Giovanni La Via - abbiamo ritenuto di ridurre la soglia di accesso che diventa di almeno 10 Ude per le aziende ubicate nelle zone rurali individuate dal Programma, di 12 per tutte le altre zone e di 8 nel caso di giovani imprenditori”.
Modifiche anche dal punto di vista finanziario. La Commissione ha, infatti, invitato la Regione a rafforzare le misure di diversificazione economica per le aree rurali. Per questo motivo sono state spostate risorse dall’asse 1 (che punta al miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, con dei veri e propri aiuti per l’insediamento dei giovani, interventi di formazione professionale, ammodernamento delle aziende, sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, miglioramento delle infrastrutture e della qualità dei prodotti) all’asse 3 (che prevede la qualità della vita nelle zone rurali e rappresenta la vera novità del programma, perché punta alla diversificazione dell’economia rurale, con la riqualificazione dei centri storici e dei borghi rurali e la valorizzazione del patrimonio culturale) e all'asse 4 (ovvero l’approccio Leader, che ha come obiettivo quello di consolidare i partneriati locali con interventi da loro coordinati anche nell’ambito dei diversi assi del programma). Invariato l’asse 2 che prevede il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale con l’attribuzione di premi per conservare e tutelare la biodiversità, incrementare la superficie boscata, mitigare l’effetto serra.
Per quanto riguarda le modalità di attuazione, le novità rispetto alla precedente programmazione del Por 2000/2006 sono molte. A cominciare dal fatto che ci sarà un fondo unico, il Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) esclusivamente dedicato all’agricoltura. Ma anche per quanto riguarda la gestione amministrativa ci saranno dei cambiamenti, nell’ottica della semplificazione amministrativa, della riorganizzazione nella valutazione delle proposte e della gestione informatizzata e del sistema di monitoraggio. Ad effettuare i pagamenti, per esempio, non sarà più la Regione, ma l’organismo pagatore Agea. Cambia anche la logica dei finanziamenti.
“I nuovi orientamenti comunitari, ma anche i regolamenti più rigidi - continua La Via - “privilegiano”, per l'asse 1 “competitività” una dimensione imprenditoriale, vengono anche rafforzati gli interventi agroambientali e le azioni per migliorare la qualità della vita e l'occupazione nelle aree prettamente rurali”.
Altra novità è quella del “pacchetto giovani” ovvero un insieme di misure di sostegno all’avvio dell’attività. Rispetto al passato, infatti, il premio non sarà a fondo perduto, ma ci sarà l’obbligo da parte dei giovani di partecipare congiuntamente ad una misura d’investimento prevista dal Psr. Previsti anche i cosiddetti “progetti di filiera” che puntano all’aggregazione di diverse aziende, da chi produce a chi commercializza, con la presentazione di un progetto unico.
Questa la dotazione finanziaria asse per asse: 1 (903.477.249 euro), 2 (886.504.029), 3 (147.805.805), 4 (126.382.226), Assistenza tecnica (42.142.067), per un totale di 2,106 miliardi di euro.

 
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