Zingaro, allarme cinghiali

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Zingaro, allarme cinghiali

Anche la Riserva dello Zingaro è minacciata dalla presenza massiccia del cinghiale selvatico, per questo motivo si è svolto oggi presso la prefettura di Trapani un primo incontro utile per definire le strategie più efficaci da adottare per far fronte a questa emergenza.
Oltre all’Azienda Regionale Foreste Demaniali, ente gestore della Riserva, hanno preso parte alla riunione il servizio Faunistico Venatorio e Ambientale dell’Assessorato Agricoltura e Foreste, la Ripartizione Faunistico Venatoria di Trapani, l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Trapani, il Sindaco di San Vito Lo Capo e alcuni rappresentanti della Lipu.
È indubbio infatti come la presenza del cinghiale selvatico allo Zingaro, rappresenti ormai un problema annoso sotto tanti aspetti; da quello relativo alla sicurezza del personale e soprattutto delle migliaia di visitatori che durante l’arco dell’anno giungono in Riserva, a quello relativo ai danni procurati dall’animale alla vegetazione, alle strutture dell’area protetta, ma anche al pericolo di dissesto idrogeologico che l’animale causa con la sua tendenza a scavare e smuovere massi.
Casi emblematici l’attacco di un cinghiale ad un camper di turisti, ma anche la completa distruzione a “Cala della Disa” di molti esemplari di palma nana, di notevole pregio ambientale.
Nonostante i ripetuti avvistamenti da parte degli operatori della Riserva, non è stato ancora possibile effettuare un censimento effettivo del numero di cinghiali presenti, anche se risulta evidente come questo sia in esponenziale aumento.
Le strategia di contenimento fino ad ora adottate non hanno sortito gli effetti sperati anche perché occorre tener conto dei regolamenti vigenti nelle aree protette. Pertanto da questo primo incontro in prefettura è emersa la necessità di adottare una strategia di contenimento della popolazione del cinghiale quanto più immediata e risolutiva.

 
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