Sui Peloritani per salvare gli uccelli migratori
Decine di appassionati stanno monitorando sui Peloritani il passaggio dei migratori. Volontari provenienti da tutta Italia vigilano dunque su questo tratto di monti che si affacciano sullo Stretto di Messina, snodandosi fra ampie fiumare e rilievi a vegetazione mediterranea. L'iniziativa è promossa dall'Associazione Mediterranea per la Natura e dal WWFper fronteggiare l'emergenza bracconieri, in attesa del passaggio di rapaci e cicogne. Una tradizione che si rinnova dal 1984, quando fu istituito il Campo di studio e sorveglianza dei rapaci e delle cicogne in migrazione sui Monti Peloritani, grazie alla preziosa collaborazione delle forze dell'ordine. Nelle prime tre settimane sono stati osservati oltre 1400 rapaci appartenenti a 22 specie diverse, alcune delle quali molto rare (Aquila Anatraia minore, Capovaccaio, Albanella pallida, Falco della Regina) oltre alle bellissime Cicogne nere e Cicogne bianche. Il Corpo Forestale Regionale ha già sequestrato diversi richiami elettromagnetici utilizzati dai bracconieri per uccidere le quaglie che migrano di notte. Per informazioni sul campo e prenotazioni, contattare Anna Giordano 335/8422029, Deborah Ricciardi 333/3600682 o i siti internet www.migrazione.it e www.wwf.it
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