Acate, ferita aquila minore

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Acate, ferita aquila minore

Foto: Acate, ferita aquila minore

Un bellissimo esemplare di Aquila minore è stata recuperata in Contrada Torrevecchia di Acate (RG) da G. Linguanti, responsabile di Vittoria del Fondo Siciliano per la Natura. L'animale presentava una grave ferita da arma da fuoco all’ala. Operato chirurgicamente dal Veterinario Dott. Vincenzo Inclimona del CRRFS&TM del Fondo Siciliano per la Natura di Comiso, attualmente è in lenta ripresa dal trauma. Dopo la riabilitazione si auspica la reintroduzione in natura. La Spatola è stata segnalata dal fotografo naturalista Toni Puma, mentre si trovava nei pressi del pantano di Maganuco della frazione rivierasca di Modica, il quale ha immediatamente allertato il CRRFS&TM di Comiso. Questa specie particolarmente protetta dai vari trattati internazionali (CITES-Berna-Bonn e CEE), fa parte della lista rossa a rischio estinzione, si chiama così per la tipica forma del becco.
La segnalazione dell’avvistamento è' passata prima alla RFVA di Ragusa,grazie alla collaborazione diretta dell’Ispettorato Forestale di Ragusa che prontamente e su precise disposizioni del Dirigente Forestale Dott. Vincenzo Chessari, si è recata sul posto una pattuglia del Corpo Forestale composta dalle Guardie Carmelo Bosco, Francesco Cappello e Alessandro Panza. Il magnifico esemplare di Spatola presentava una gravissima frattura all’ala sinistra, scattato immediato il soccorso e il trasporto al CRRFS&TM di Comiso del Fondo Siciliano per la Natura di Comiso.
Nonostante gli sforzi disperati compiuti sull’animale, monitorato costantemente dall’equipe medica del Centro presieduta dal Dott. Vincenzo Inclimona, l’animale è deceduto in serata con un infarto a causa della debilitazione e per le lesioni interne riportate.
Vale la pena ricordare, dunque, come la triste usanza del bracconaggio sia ancora un abitudine diffusa, ma la guardia rimane alta, infatti sono stati predisposti ulteriori servizi antibracconaggio da parte del Corpo Forestale, soprattutto nelle zone umide dei Pantani di Longarini e di Maganuco.
Si evidenzia ancora una volta la fattiva collaborazione fra il Corpo Forestale, l’AUSL 7 di Ragusa, la Ripartizione Faunistico Venatoria e il CRRFS&TM del Fondo Siciliano per la Natura di Comiso; grazie all'operato del Centro e del personale altamente specializzato dotato di grande spirito di abnegazione, si riesce a recuperare e salvare diverse specie di fauna selvatica, provenienti da varie provincie siciliane. (Si ringrazia Carmelo Nicoloso, Fondo Siciliano per la Natura)

 
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