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Interlandi (Mpa), presentato volume

Foto: Interlandi (Mpa), presentato volume

Un libro sui primi 150 giorni di governo. Non un atto dovuto, ma “un gesto di umiltà nei confronti dei cittadini”.
E’ questo “Autonomia è Ambiente – La svolta autonomista dell’Mpa nelle politiche ambientali”, il nuovo libro di Rossana Interlandi, assessore regionale Territorio e Ambiente, già disponibile in tutte le librerie.
Curato da Pietro Attinasi e Beppe De Santis, il volume (260 pagine, edizioni Arianna, € 10,00) è un diario amministrativo, politico e culturale, che racconta i percorsi ed i risultati ottenuti in sei mesi di governo dell’Assessorato Territorio e Ambiente.
«C’è stata la necessità di sottoporre l’operato di chi dirige un ramo dell’amministrazione alla valutazione della gente – ha detto l’assessore Interlandi - mi sembra importante sottoporsi al giudizio degli altri. Lo abbiamo fatto nel segno di un titolo molto forte che dice chiaramente che ci facciamo portavoce dei collegamenti intimi tra il concetto di autonomia e quello di tutela del territorio, perché non si può essere autonomisti se non si tutelano i valori ambientali e territoriali di un luogo, perché quello caratterizza l’identità di un popolo».
Qual è la sua più grande soddisfazione del lavoro svolto in questi primi mesi?
«L’aver tracciato un metodo, l’essere stata rivoluzionaria nell’imporre un metodo ed una strada che fosse prima di tutto quello della concertazione. La tutela, infatti, va fatta insieme alla gente. Le leggi non basta semplicemente calarle dall’alto, ma devono essere condivise perché non può esserci vera tutela se la popolazione dislocata in un territorio non è convinta che quella sia la strada giusta. La mia grande soddisfazione è la condivisone degli obiettivi con le autonomie locali e con la gente dei territori, e poi aver portato a grande rilievo il binomio salute-ambiente. L’aver attaccato con forza le problematiche delle tre aree a rischio ambientale della Sicilia, i petrolchimici».
Adesso quali sono le sue priorità?
«La messa a sistema delle aree protette per garantirne la fruizione, in modo che diventino un sistema produttivo per la Sicilia. In questo momento sono ancora una voce negativa nel bilancio, invece vorrei che diventassero trainanti per l’economia e lo sviluppo dei territori, specialmente per le aree interne della Sicilia che sono quelle che subiscono molto lo spopolamento e l’abbandono. Quando va via l’uomo, il degrado è alle porte. Poi incentivare l’impegno sulla tutela della salute dei cittadini attraverso il miglioramento della qualità della vita e fare delle problematiche ambientali il punto di forza del nuovo statuto della Regione Siciliana. L’impegno autonomista passa attraverso l’ambiente».  Lavinia D’Agostino

 
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