Le aziende maltesi acquistano tecnologie ambientali dalla Sicilia e, per affrontare il problema dei rifiuti sulle isole, un imprenditore della delegazione di 35 società presenti  ad Agrigento ha già ordinato imballaggi biodegradabili prodotti con derivati dell’amido di mais a Casteltermini dalla Joeplast di Sergio Messina, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Agrigento.
L’agenzia Euromediti sarà partner di un progetto di ricerca su “benefit per piccole e medie imprese”, di cui è capofila la Engisud di Palermo, che sarà presentato nell’ambito del “Settimo programma quadro-Ricerca” dell’Unione europea.
Accordi sono stati già raggiunti anche per business nei settori dell’Ict e dell’E-learning, per la formazione a distanza del personale maltese che dovrà utilizzare le nuove tecnologie e di quello che sarà adibito alla diffusione sul territorio delle “best practice”.
Il fabbisogno di tecnologie a Malta, quali brevetti, tecniche di controllo e gestione, business watch, waste, nuove tecniche interventive in edilizia, è già stato individuato da una ricerca condotta dalle università di Palermo e Malta con i consorzi universitari di Trapani e Agrigento e il polo didattico trapanese. L’intero know-how è disponibile in Sicilia ed oggetto degli incontri bilaterali in corso nella Valle dei Templi con 52 imprenditori dell’intera Isola.
Sono, dunque, positivi i primi risultati del workshop organizzato fino a domani in Confindustria Agrigento, da Confindustria Sicilia e Malta Federation of Industry, nell’ambito del progetto “Metic” finanziato dal programma comunitario Interreg III Italia-Malta.
Il successo degli incontri bilaterali organizzati dal presidente di Confindustria Agrigento, Giuseppe Catanzaro, con il consorzio Med Europe Export e gli altri partner del progetto “Metic” è tale, che il rappresentante dell’agenzia Euromediti partecipata dal governo maltese, Anton Bartolo, ha invitato gli imprenditori di Confindustria Sicilia a partecipare ad un programma cofinanziato dall’Ue e da Malta per il trasferimento di tecnologie dall’Europa al Mediterraneo, lungo l’asse Sicilia-Malta-Libia-Tunisia.
Il responsabile del progetto Metic, Vincenzo Liguori, delegato del rettore dell’Università di Palermo, ha in proposito annunciato che, grazie ad un nuovo progetto Interreg, l’accordo Sicilia-Malta con le due Confindustrie sarà esteso a Libia e Tunisia per unire le sponde transfrontaliere del Mediterraneo in un unico progetto di valorizzazione delle risorse del mare. Epicentro sarà Trapani, dove le realtà universitarie del progetto Metic stanno mettendo a punto la prima stazione-tunnel per il collaudo delle vele delle imbarcazioni, e dove il progetto Metic, assieme alla Provincia regionale di Trapani, sta organizzando un convegno internazionale sul mare e sulla gestione comune della pesca e dell’itticoltura nel Canale di Sicilia.
Marc Atzopardi, responsabile Ambiente dell’agenzia governativa maltese Malta Enterprise, ha dichiarato che “Malta ha un grande bisogno di acquisizione di tecnologie nel settore ambientale, per energie rinnovabili, ciclo dei rifiuti, controllo delle emissioni. Stiamo lavorando con un partner di Roma per lo studio delle tecniche trasferibili, ma il fatto che le imprese siciliane si stanno presentando a noi assieme alle università ci spinge a sviluppare accordi diretti con l’Isola”.
Il prossimo mese una delegazione di Confindustria Sicilia, guidata dal presidente Ivan Lo Bello, sarà a Malta per incontrare ufficialmente il governo e consolidare gli accordi che si stanno perfezionando, oggi e domani, ad Agrigento.