Sono state presentate nei locali dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Palermo le linee-guida dell’architettura bioclimatica del Mediterraneo. Si tratta di una tappa di “Sole e vento” (Sun and wind), parte del progetto comunitario “Life ambiente”, che mira all’integrazione dell’ambiente nella pianificazione e valorizzazione del territorio.
Tra gli obiettivi del progetto, la redazione di un disegno di legge da inserire nella legislazione regionale per agevolare, con sgravi fiscali, chi sceglie di costruire o ristrutturare casa secondo i dettami dell’architettura bioclimatica.
In sintesi, le linee-guida presentate oggi, adattano alla realtà del Mediterraneo quanto previsto adesso anche dalla nuova legge finanziaria nazionale. Ciò consentirà di avere precisi parametri di classificazione “Sun e Wind” per le case che vengono riscaldate e raffreddate naturalmente, con notevole risparmio energetico.
“Ormai di bioclimatico si parla anche nella legislazione nazionale e l’Amministrazione comunale, che all’applicazione dei principi dell’architettura bioclimatica lavora dal 2004 – spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Giovanni Avanti –, ha voluto dare un’impronta regionalistica al disegno di legge che dovrà essere inserito nella legislazione siciliana. Anche il mercato immobiliare ormai è indirizzato verso la certificazione delle abitazioni e questa tappa del progetto “Sun e Wind” – prosegue l’assessore - ci consentirà di sperimentare quanta energia si può risparmiare grazie alle nostre condizioni climatiche che sono diverse da quelle del Nord Italia e più conformi, invece, a quelle del bacino del Mediterraneo. Non a caso, infatti – conclude l’assessore –, tra i nostri partner figurano Spagna e Grecia e inoltre, grazie al suo impegno su questo fronte, il Comune di Palermo è stato inserito nella commissione che tratta le linee guida del bioclimatico a livello nazionale su indicazione del coordinamento nazionale di Agenda 21”.
Tra le altre azioni inserite nel progetto, la realizzazione di prototipi dimostrativi in un terreno e un’area con fabbricato entrambi confiscati alla mafia. La progettazione porta la firma dei tecnici dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Palermo, con la supervisione scientifica dell’Università di Palermo.
Il progetto interessa una zona limitata, ma di forte valenza ambientale, la valle del fiume Oreto, ed è svolto in partenariato con i comuni di Altofonte, Monreale, con gli assessorati regionale e provinciale all’Ambiente (per dare vita ad una politica locale sul risparmio energetico), con alcuni paesi del bacino del Mediterraneo (con i quali scambiare metodologie di intervento e confrontare i risultati), con l’Università di Palermo e con associazioni di categoria (Ance, Assindustria, Panormedil, Coppem e Arpa).
I due prototipi, realizzati con tecniche costruttive volte al risparmio energetico, saranno monitorati per valutare nel tempo il miglioramento delle performance nel risparmio energetico e nell’impatto ambientale.