La ''Carta di Caronia''

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La ''Carta di Caronia''

Foto: La ''Carta di Caronia''

Due giorni per confrontarsi e riflettere, due giorni per tracciare un bilancio e disegnare un percorso.
Il Parco dei Nebrodi ed il Formez hanno chiamato a raccolta a Caronia (Me), dirigenti e tecnici delle Aree Protette per avviare una riflessione sulla programmazione dei fondi comunitari 2007-2013.

Si tratta - in tutto - di 4 miliardi e 320 milioni circa di euro, di cui 3 miliardi e 269 milioni per il Fesr, il resto per il Fondo sociale europeo. Di queste somme, cui va aggiunto il cofinanziamento da parte di Stato e Regione, circa 700/800 milioni di euro dovrebbero essere destinati ad interventi correlati al "sistema ambiente" siciliano.
La bozza appena trasmessa dalla Regione a Bruxelles, vedrà probabilmente applicate nei prossimi mesi una serie di modifiche da apportare nella fase di negoziazione che segue la programmazione.

Su questo argomento si è tenuta la due giorni di Caronia, di elevato profilo, iniziativa fortemente voluta dal Parco dei Nebrodi, cui va ancora una volta dato atto della capacità di saper stimolare il dibattito regionale sui grandi temi dello sviluppo sostenibile.

Partendo dal resoconto degli interventi, dalle esperienze regionali e nazionali, emerge un quadro positivo della programmazione 2007-2013, pur non senza criticità.
Centinaia le azioni poste in essere in parchi e riserve, ma sulla rete ecologica pesano ancora alcune note dolenti: l'assenza di un quadro giuridico di definizione, l'eccesso di frammentazione degli interventi, un coordinamento non sempre presente per armonizzare i progetti, i ritardi spesso imputabili all'applicazione di vari processi amministrativi, il prevalere, a volte, della logica della quantità su quella della qualità degli interventi.
"La rete ecologica ad oggi rappresenta certamente un punto fermo, una base di partenza sulla quale costruire", spiega il commissario del Parco dei Nebrodi Salvatore Giarratana.

Le nuove sfide sono la formazione, la riqualificazione, lo sviluppo infrastrutturale e dei servizi. Scompaiono, ad esempio, nella nuova programmazione le misure, sostituite dai progetti definiti a livello centrale. Un passaggio forte, che dovrebbe invitare tutti gli attori della programmazione e gestione delle aree protette siciliane a d incentivare ciò che sino ad ora è stato debole, e cioè il sistema, la "rete".

Ed è emblematico il caso del Sistema Informativo territoriale, la banca dati regionale, realizzata anche su scala locale: accade così che acuni enti, come il parco dei Nebrodi, colgano l'occasione della due giorni di Caronia per illustrare il proprio Sit, già pienamente operativo, dalle indubbie utilità tecniche, operative e gestionali, mentre altri organismi anche a carattere interistituzionale, stentino a giungere alla chiusura del progetto per la complessità della propria struttura organizzativa.

Così, la dirigenza dei parchi siciliani, i gestori delle riserve, tecnici dell'Azienda Foreste, formatori, quadri di vari rami dell'amministrazione regionale, concordano adesso, tutti intorno ad un tavolo, sulla necessità di confrontarsi costantemente per riflettere sull'indirizzo e la direzione da dare alla programmazione dei prossimi atti comunitari. Tra le righe della nuova bozza 2007-2013, si leggono alcune grosse novità, come la ferma volontà di attenzionare la desertificazione, la forestazione, l'innovazione tecnologica.

Colpisce, al termine del costruttivo momento di incontro, la caperbietà dell'assessore regionale al Territorio Rossana Interlandi, che, pur in una fase politica delicata, non ha voluto mancare di "presidiare" i lavori per ascoltare, capire, proporre.
Il bilancio finale è tutto nel senso della cosiddetta "Carta di Caronia", come l'ha battezzata lo stesso assessore. Un documento in cui tutti i soggetti (enti parco, enti gestore, enti locali, Aziende, Uffici Speciali, Dipartimenti, Associazioni) si impegnano a fare "rete", a collaborare per armonizzare idee, interventi e proposte sul tema della programmazione.
Una rivoluzione nel modo di pianificare lo sviluppo in parchi e riserve. Finalmente. (i.t.)

 
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