La LAV esprime soddisfazione per l'emendamento recentemente approvato dal Consiglio comunale di Palermo al quale si fornisce una prima copertura finanziaria
affinche' il Comune di Palermo provveda, finalmente, a rendere disponibile
il pronto soccorso in strada di animali randagi bisognevoli di assistenza
anche nelle ore notturne e nei giorni festivi. L'emendamento voluto dal Vice
Presidente Vicario del Consiglio Comunale Giuseppe Apprendi, con l'appoggio
del Gruppo dei DS, risponde in pieno ad una esigenza piu' volte sollecitata
dai moltissimi cittadini di Palermo che hanno potuto constatare, spesso
vedendoseli morire sotto i propri occhi, come sia difficile, per non dire
impossibile, poter intervenire in soccorso di un animale randagio negli
orari di chiusura del Canile Municipale di Palermo.
"Ci auguriamo - ha dichiarato Giovanni Guadagna responsabile nazionale LAV -
che con i 15.000 euro resi disponibili dall'emendamento la Gesip, che
gestisce per conto del Comune i servizi del Canile, possa finalmente
provvedere al recupero dei randagi bisognosi nell'arco delle 24 ore. Ma
rimaniamo stupiti - ha aggiunto Guadagna - nell'apprendere dalla stampa le
dichiarazioni del Sig. La Bella, responsabile amministrativo del canile,
secondo le quali il Comune di Palermo non fornisce a nessuno notizie
relative a cani letteralmente scomparsi, e poi ritrovati morti, nella
struttura di piazzetta Tiro a segno. Per questi gravi fatti la LAV annuncia
una denuncia alla Magistratura ove si chiedera', tra l'altro, di verificare
come sia possibile che le spoglie di cani inizialmente scomparsi e poi
dichiarati morti vengano fatte smaltire senza subire il controllo dei
veterinari in servizio presso il Presidio Sanitario del Canile, rendendo
cosi' impossibile il rilascio dell'obbligatorio referto post-mortem".