Legambiente, Wwf, Italia Nostra Lipu e Amici della Terra  con l’assistenza del Centro di Azione Giuridica di Legambiente Sicilia, hanno presentato al Commissario dello Stato ed alla Commissione Europea un’articolata memoria affinché venga impugnato il recente DDL (513/A) approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana il 19 aprile 2007 contenente norme in materia di Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS).
Questo DDL interviene in una materia di esclusiva competenza e potestà legislativa dello Stato, disciplinata da direttive comunitarie e leggi nazionali e interferisce in maniera palese nella materia penale.
Il disegno di legge è, in concreto, finalizzato a:
assegnare ai Comuni la valutazione di incidenza prevista dalle Direttive 92/43 e 79/409, senza che gli uffici degli enti locali posseggano le competenze tecnico-scientifiche in materia naturalistica;
disapplicare la normativa comunitaria sulla valutazione di incidenza per alcuni piani e programmi, approvati senza tale valutazione prima dell'entrata in vigore di questo disegno di legge;
sottrarre dalla preventiva valutazione di incidenza le attività produttive fino all’adozione dei piani di gestione, determinando di fatto un incontrollabile via libera ad ogni opera, anche a quelle che possono risultare incompatibili con gli obiettivi di tutela naturalistica imposti dalle Direttive;
sottrarre ampie porzioni di territorio ricadenti all'interno di SIC e ZPS dall'obbligo della valutazione di incidenza sul semplice presupposto che esse ricadano all'interno dei centri abitati perimetrali ai sensi del codice della strada;
introdurre in via generalizzata l'istituto del silenzio-assenso con l’effetto di vanificare le finalità della preventiva valutazione di incidenza e consentire l’approvazione incondizionata di qualunque piano- progetto-intervento , trascorsi 120 giorni anche per semplice inerzia o ritardo.

Il disegno di legge in esame è censurabile anche sotto il profilo dell'iter di formazione dei provvedimenti legislativi, in quanto in aula con una successione di emendamenti improvvisati e non valutati dalle commissioni di merito, sono state inserite norme estranee alla materia di legge e anch'esse censurabili sotto il profilo della legittimità costituzionale, trattandosi peraltro di riproposizione di norme già in precedenza impugnate dal Commissario dello Stato.

Ci si riferisce in modo particolare all’art. 2 DDL con il quale si consente l'esercizio dell’attività venatoria all’interno dei Parchi Naturali e delle contigue Zone di Protezione Speciale.

Il complesso di norme previste dal DDL provocherebbe un devastante effetto sull'assetto del territorio e sulla conservazione di habitat e specie naturali, derogando alle disposizioni di carattere generale (comunitarie e statuali) che disciplinano la materia della conservazione della natura con lo scopo dichiarato di volere favorire l’esercizio di attività economiche a discapito della tutela dell’ambiente, così violando gli artt. 3, 9, 10, 81 c. 4, 97 e 117 della Costituzione e gli artt. 14 e 17 dello Statuto Speciale.

Siglano il documento

Legambiente Sicilia – Angelo Dimarca, Vicepresidente Regionale
WWF Sicilia – Franco Russo, Presidente Regionale
Amici della Terra – Maria D’Amico, Presidente Regionale
Italia Nostra – Leandro Janni, Presidente Regionale
LIPU – Nino Provenza, Delegato Regionale