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Alto Belice, interventi PIT

La Provincia regionale di Palermo metterà a disposizione dei Comuni un fondo per cofinanziare la redazione dei progetti esecutivi di azioni di sviluppo da realizzare con risorse dell’Unione europea. Lo ha annunciato a Piana degli Albanesi l’assessore provinciale alle Attività produttive, Salvatore Cianciolo, intervenendo al seminario di presentazione del “Progetto integrato di marketing internazionale dell’economia siciliana” del Pit 19 Alto Belice Corleonese, che dal 18 al 22 aprile farà incontrare a Toronto sette aziende del territorio che comprende 22 Comuni e buyers canadesi per la commercializzazione dei prodotti tipici.
Cianciolo ha spiegato che “l’ufficializzazione del fondo avverrà subito dopo il varo della manovra di bilancio. La Provincia regionale di Palermo – ha aggiunto Cianciolo – sostiene in maniera ‘leggera’ la capacità di espressione di sviluppo di ciascun territorio che conserva le sue condizioni di qualità dei prodotti. Spesso i fondi europei assegnati non vengono spesi perchè i Comuni non dispongono di risorse per redigere le progettazioni esecutive. In questo caso la Provincia offre questo nuovo strumento che serve a superare l’ostacolo e a non perdere i finanziamenti”.
Secondo l’assessore Cianciolo, il fondo andrà utilizzato soprattutto per aiutare i Comuni a dotarsi di una “patente internazionale”, sulla scia della certificazione Emas di qualità, per un “sistema di riconoscibilità dei territori all’estero”; e a sviluppare un’offerta che sia mirata al turismo giovanile. “Per questo non basta creare una rete di bed & breakfast – ha sostenuto Cianciolo – serve anche organizzare il sistema dell’accoglienza”.
Per fortuna il Pit 19 è riuscito a impegnare tutti i 79 milioni di euro assegnati dalle misure del Por Sicilia e ha anche ottenuto una premialità aggiuntiva di 18 milioni di euro.
Gaetano Caramanno, sindaco di Piana degli Albanesi, comune capofila, ha chiarito che il Pit 19 ha già internazionalizzato la cultura e i patrimoni artistici del territorio caratterizzato da peculiarità multietniche, e che sono in corso azioni per la promozione e il marketing turistico che comprendono anche la riqualificazione dei centri urbani e delle strutture. Si sta registrando un incremento di presenze turistiche, grazie anche al Museo etnoantropologico.
“Adesso – ha dichiarato Caramanno – passiamo all’internazionalizzazione dell’economia con questo progetto che, oltre alla missione in Canada e alla missione ‘incoming’ a maggio di buyers canadesi nelle nostre aziende, punta alla creazione di un forte marchio di riconoscimento comune dei prodotti dei 22 centri, da proporre ai turisti e ai mercati esteri. Vinceremo la sfida della promozione all’estero per riuscire ad attrarre investimenti”.
Il “manager” del Pit 19, Andrea Ferrarella, ha ricordato che l’attività del Piano integrato è riuscita a compensare il costante decremento del Pil del territorio che si registrava nell’ultimo decennio, e ha annunciato che nella missione di imprese in Canada, alle attività rappresentate (piccola oreficeria, agroalimentare, dolci, olio, turismo, ceramiche) si sono aggiunti i famosi liutai di Marineo.
“Il rilancio del territorio – ha concluso Ferrarella – non si esaurirà con l’internazionalizzazione della cultura, del turismo e dell’economia. Stiamo creando le infrastrutture necessarie a rendere costanti i buoni risultati, come la conversione in piste ciclabili delle vecchie linee ferroviarie a scartamento ridotto e la trasformazione in ostelli di dieci vecchi caselli ferroviari. E nonostante la nuova programmazione regionale dei fondi Ue escluda del tutto le coalizioni locali, noi continueremo ad aiutare le imprese”.

 
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