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Nebrodi, gli alberi monumentali

Pubblico folto ed attento per il seminario sugli alberi monumentali organizzato dal Parco dei Nebrodi, nell’ambito delle azioni di valorizzazione del patrimonio naturalistico siciliano.
L’opportunità di dibattito e confronto della giornata ha contribuito ad innalzare il livello di attenzione sulla gestione e conservazione degli alberi monumentali, di cui il territorio è ricco e che riguardano sia SIC e ZPS cioè zone a protezione speciale o di particolare interesse ma, per come emerso nel corso dei lavori, anche aree meno conosciute ma ugualmente ricche di elementi significativi.

(Da sinistra: Fazio, Sammuri, Sottile, Antoci, Schicchi, Genovese)


Dopo i saluti di Carmelo Sottile, Sindaco di Sant’Agata Militello, è toccato al Presidente del Parco Giuseppe Antoci tracciare una breve introduzione ai lavori della giornata, dedicata alla presentazione dell’importante progetto pilota a valere sui fondi LIFE –strumento finanziario dell’Unione Europea -dedicato proprio agli alberi monumentali, già catalogati in una recente pubblicazione ma che, nella consapevolezza dell’importanza delle azioni di tutela della biodiversità, con grande entusiasmo si è ritenuto di portare avanti con un’azione congiunta con altri Enti ed istituzioni. Hanno formalmente assicurato il proprio sostegno al progetto infatti il Ministero dell’Ambiente, Federparchi – Europarc Federation, il Corpo Forestale della Regione Siciliana e l’Agenzia Regionale per l’Ambiente della Sicilia.


Bartolo Fazio, consigliere delegato dell’Istituto per la Promozione e la Valorizzazione della Dieta Mediterranea (I.DI.Med) ha sottolineato l’importanza delle eccellenze siciliane per lo sviluppo dei prossimi anni, tra cui proprio alcune azioni porte in essere sui Nebrodi che, oltre all’iniziativa odierna annovera anche la Banca del Germplasma di Ucria. Felice Genovese, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Messina sottolinea l’importanza del prossimo PSR, ricordando di quanto sia importante per i giovani, che troppo spesso sono costretti a lasciare la propria terra, disporre di occasioni di sviluppo.
Particolarmente interessante la relazione del professore Rosario Schicchi, ordinario di botanica presso l’Università di Palermo, che ha illustrato le priorità progettuali ed il cronoprogramma: presentati alcuni interessanti elementi di riflessione, legati alla presenza dell’acero più grande d’Italia nel Parco dei Nebrodi, mentre al vicino Parco delle Madonie tocca il primato per l’esemplare di roverella. Maestosità e territori che devono essere tutelati ma anche conosciuti, perché sono legati a storia e cultura.
Anche la tavola rotonda prevista all’interno del seminario ha fornito utili elementi connessi alla conservazione ed alla fruizione degli habitat naturali.
Conclusioni affidate a Giuseppe Antoci, che ha sottolineato che i Parchi sono i luoghi deputati alla green economy e Giampiero Sammuri, Presidente della Federazione nazionale dei Parchi e delle Riserve che si è soffermato sugli importanti risultati ottenuti dai Parchi, pur in un periodo di difficoltà economiche ed organizzative. L’odierno seminario dimostra che essenze arboree che rischiavano di andare perse e dimenticate, si sono salvate grazie all’azione di tutela dei parchi.
Emerge inoltre da un recente rapporto di UNIONCAMERE un incremento oggettivo delle presenze delle aree protette italiane, che evidentemente esercitano un forte richiamo, anche per le azioni di tutela e salvaguardia della Natura che esercitano.
Per Sammuri importante sostenere i Parchi, che lavorano con grande passione, come testimoniano i prestigiosi risultati che la Federazione segue e sostiene .

 
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