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Dal Cilento alla scoperta della Sicilia

Un gruppo di escursionisti cilentani dell’associazione G.E. Trekking Cultnatura hanno trascorso una settimana di vacanza in Sicilia, coordinati dal vicepresidente Fabrizio Cavaliere, con la partecipazione del presidente nazionale Mimmo Pandolfo della Federazione Italiana Escursionismo nonché vicepresidente europeo dell’equivalente Federazione, e  presidente del sodalizio cilentano. Il gruppo ha avuto modo di conoscere da vicino angoli della Trinacria che solo il camminare lento, lo slow walking può consentire. Dalla Valle dei Templi alla Scala dei Turchi, da Palma di Montechiaro a Caltagirone, dai sentieri dell’Etna ai Nebrodi e, per finire, nel suggestivo paesaggio delle Gole dell’Alcantara, e’ stato un immergersi nella storia della terra e dell’uomo, vivendo sensazioni che si sono sedimentate in modo indelebile nella memoria dei 18 escursionisti che hanno partecipato al viaggio.

Così scrive il presidente Pandolfo nel ringraziare i componenti del Comitato Regionale Sicilia di FIE (Antonio Mirulla, Dario Teri, Bianca Arcuri e Francesco Calabrese): “Il mio personale viaggio si è arricchito attraverso il confronto con Amministratori pubblici che operano nei luoghi visitati e con giornalisti, con i quali ho avuto modo di scambiare opinioni in ordine alle tante possibilità legate allo sviluppo sostenibile che la pratica dell’escursionismo può avviare. Durante il corso di questi colloqui, a chi mi chiedeva come potenziare l’offerta turistica sostenibile esistente e/o implementare sistemi virtuosi legati alla fruizione del territorio, ho avuto modo di evidenziare che le fortune di un luogo sono legate agli eventi che lì avvengono. L’esperienza vissuta in altri comprensori escursionistici, italiani o esteri, mi ha consentito di ribadire che un singolo Comune, per quanto vasto possa essere, non riuscirà mai da solo ad attrarre in modo efficace i grandi flussi legati alla mobilità dolce, ovvero alla pratica dell’escursionismo. Per poter competere sul mercato delle vacanze escursionistiche un territorio deve necessariamente aggregarsi intorno ad un progetto condiviso in modo da generare un “sistema” di area vasta ove il singolo camminatore o il gruppo organizzato può trovare il luogo adatto per trascorrere un periodo relativamente lungo di vacanza escursionistica, svincolandosi progressivamente dal turismo mordi e fuggi. Il nostro Comitato Regionale Sicilia, grazie alle competenze dei suoi uomini, ha la possibilità di collaborare fattivamente con le comunità locali affinché si possano valicare con successo le frontiere dello sviluppo economico legato alla fruizione sostenibile dell’ambiente naturale, cosa che, peraltro, già avviene. Si tratta di dare maggiore impulso a questo affiancamento, proponendo agli Enti pubblici che governano il territorio progetti che riguardino la realizzazione di reti armoniche di sentieri che mettano in connessione comprensori limitrofi, dalla loro corretta segnatura alla certificazione di qualità. Quest’ultima rappresenta l’attuale frontiera a cui si ispirano i maggiori Paesi del Centro-Nord Europa. Penso in particolar modo al comprensorio allargato che comprende il Parco dell’Etna, il Parco dei Nebrodi e i Monti Peloritani. Infine, voglio ringraziare le Guide che si sono alternate nella conduzione del nostro gruppo escursionistico: Michela Mazzara e Totò Romano dell’Associazione La Passeggiata degli Dei di Agrigento che hanno fatto vivere al gruppo emozioni ineguagliabili tra ambiente naturale, archeologia e storia recente; l’impareggiabile Marco Prestipino che a dispetto della giovane età si muove a suo agio sul sentiero come solo una “vecchia” guida può fare, con occhio attento al gruppo che si è affidato a lui; il giovanissimo Marco Galasso che ha introdotto con maestria i partecipanti ai segreti del Monte Soro e agli scenari naturali dei Nebrodi. Conservo per ultimo un grande abbraccio a Carmelo Nicoloso, un amico ritrovato dopo circa quindici anni. In questi giorni, dai Nebrodi alle Gole dell’Alcantara, abbiamo commentato le cose realizzate in questi anni, discutendo e convenendo su quanto fare nel prossimo futuro con immutata passione. Grazie a Voi tutti, Antonio, Dario, Bianca e Francesco! Un caro saluto e l’augurio di progettare e percorrere sempre nuovi sentieri.” 

 
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