Etna, dalla Svezia in bici

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Etna, dalla Svezia in bici

L’Etna - “magnifica e incredibile” come l’hanno definita dopo l’odierna escursione - e la Sicilia sono state oggi la destinazione finale del lunghissimo viaggio in bicicletta delle due giovani svedesi Erika Hallman e Jessica Jansson attraverso l’intera Europa, per amore dei bambini orfani del Kenya. Particolarmente affascinate dalla magia e dalla bellezza del vulcano Patrimonio dell’Umanità, hanno deciso di concludere la loro straordinaria esperienza sull’Etna e dalla Sicilia si imbarcheranno dopodomani per l’Africa.


Oggi è il 95esimo giorno della grande avventura di Erika (24 anni) e Jessica (19), partite in bici dalla loro Svezia oltre tre mesi fa con l’obiettivo di raccogliere fondi a scopo benefico per costruire un centro per bambini senza genitori e aiutare famiglie in difficoltà nel Mlolongo e Ngong, in Kenya. Hanno messo insieme circa 6000 euro, che devolveranno allo sponsor che realizzerà il centro.
Il viaggio di Erika e Jessica, entrambe native di Stoccolma, è cominciato il 1 settembre scorso da Haparanda, cittadina della Svezia settentrionale. Prima della tappa conclusiva in Sicilia hanno percorso circa 6000 chilometri in bicicletta: tutta la Svezia, parte di Germania, Repubblica Ceca, Austria, quindi quasi tutta l’Italia. Sono accomunate alla passione per i viaggi, per i bambini e per la bici; Erika, in particolare, da qualche anno in Svezia si occupa di ippoterapia, insieme alla madre e a un gruppo di amici.
Stamattina, prima di effettuare la scalata del vulcano, Erika e Jessica hanno visitato la sede del Parco dell’Etna, l’ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi, dove sono state accolte dalla presidente Marisa Mazzaglia e da alcuni funzionari dell’ente. “Siamo molto felici che abbiate scelto l’Etna come meta finale del vostro lungo viaggio a scopo benefico in bici e la vostra visita è un ulteriore stimolo a portare avanti rapidamente il nostro progetto per la mobilità sostenibile e per una grande pista ciclabile attorno al vulcano”, ha sottolineato, incontrandole, la presidente Mazzaglia.
Le due ragazze svedesi hanno ascoltato con grande attenzione il vulcanologo del Parco Salvo Caffo, che ha illustrato la storia e le peculiarità dell’Etna, il sistema di monitoraggio, il sito del Parco inserito nella lista del Patrimonio Mondiale. Poi l’attesissima escursione sul vulcano, vissuta con grande emozione ed entusiasmo nonostante le non ideali condizioni climatiche. 

 
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