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Vendicari, rapaci liberi

Dal piombo dei bracconieri maltesi, alla libertà nella bellissima riserva naturale di Vendicari, domenica 14 dicembre, alle ore 12 torneranno a volare tre Falchi di Palude. Questi rapaci migratori erano stati feriti da bracconieri a Malta, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, durante il volo di migrazione che li avrebbe portati a trascorrere l’inverno in Africa. Grazie alla collaborazione tra il Governo Maltese (MEPA) e gli Uffici della Ripartizione Faunistico Venatoria di Messina, diretta dal Dott. Carmelo Briante, gli esemplari sono stati ricoverati presso il Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Messina dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali, diretta dal Dott. Nicolò Maranto e gestito dall’Associazione Mediterranea per la Natura. L’equipe veterinaria coordinata dal Dott. Fabio Grosso ha provveduto alle cure immediate, intervenendo chirurgicamente per ridurre le fratture alle ali causate dai pallini dei bracconieri, riabilitandoli poi al volo nelle moderne strutture del Centro Recupero sito presso Forte Ferraro,in località Colle San Rizzo (Messina). La stretta collaborazione tra Malta e la Sicilia ha portato, nei soli mesi autunnali, al ricovero di ben 24 uccelli che sarebbero stati, altrimenti, condannati a morte certa o ad una vita in cattività. Pochi giorni fa sono stati consegnati in custodia al Centro Recupero di Messina 15 uccelli (tre Falchi di Palude, un Falco Pecchiaiolo, quattro Gheppi, un Grillaio, due Falchi cuculi, un Lodolaio un Barbagianni e una Garzetta - elegante airone bianco), sequestrati dalla Polizia maltese poiché detenuti illegalmente, grazie alla collaborazione dell’associazione Birdlife Malta.Molti di questi uccelli potranno tornare in libertà soltanto in primavera, durante il periodo di migrazione.“Il sistema regionale dei Centri di Recupero della Fauna Selvatica-dice il Dott.Nicolò Maranto,dirigente dell’Ufficio Provinciale di Messina- creata in Sicilia dall’Azienda Regionale Foreste Demaniali, rappresenta un ottimo baluardo per la difesa e la sopravvivenza di specie a rischio di estinzione”.La tutela della biodiversità diventa concreta nell’attività svolta dai Centri per il ricovero, la cura, la riabilitazione e quindi la messa in libertà degli esemplari di fauna selvatica feriti. “E’ molto importante l’attività di recupero di specie selvatiche rinvenute in difficoltà”, dichiara Deborah Ricciardi, responsabile del Centro Recupero di Messina, “perché la Fauna selvatica è patrimonio condiviso dall’intero pianeta e gli sforzi per salvare le specie minacciate o vulnerabili devono essere fatti da tutti i Governi, da tutti gli Enti e da tutte le Associazioni ambientaliste, in piena collaborazione e condivisione”. Piena soddisfazione è stata espressa anche da Anna Giordano,vincitrice del prestigioso Premio Goldman(Nobel per l’ambiente presidente onorario dell’associazione Mediterranea per la Natura.“Il problema del bracconaggio”,-dichiara la Giordano-rappresenta un serio problema a Malta, dove i volontari dell’associazione Birdlife hanno subito anche gravi attentati, e deve essere posta la massima attenzione per risolvere questo problema dando supporto internazionale alle associazioni ed al Governo, impegnati nel tentativo di garantire anche su quest’isola cruciale per i migratori, la loro sopravvivenza”.Entusiasti,Andre ed Helen Raine, di Birdlife Malta “Non avremmo mai creduto di poter vedere volare di nuovo libero un uccello che a Malta aveva subito il tragico stop per il piombo dei bracconieri” dichiarano Andre ed Helen, “aver dato a questi meravigliosi rapaci l’opportunità di riprendere la vita in libertà come natura aveva voluto, è un’emozione che non dimenticheremo mai e siamo enormemente grati a tutti coloro che lo hanno permesso! “.
 
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