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Gangi, ricerche carni

Prime intese per la nascita di un centro di ricerca sperimentale applicata sulle carni bovine.
Partner pubblici e privati del distretto produttivo delle aree interne di Sicilia hanno gettato le basi per far si che il foro boario di Gangi, da poco ultimato, possa ospitare un laboratorio di ricerca scientifica avanzata. La proposta, ancora in fase di elaborazione, si inserisce nel vasto progetto di miglioramento della filiera produttiva condivisa dagli operatori del distretto. Complessivamente 270 realtà produttive. Le convergenze sul progetto sono emerse nel corso di un recente incontro operativo tenutosi sulle alte Madonie alla presenza dei tecnici dell'Assessorato regionale agricoltura e foreste, di quelli provinciali e degli operatori zootecnici.
A Gangi si prevede di convogliare gli studi embrionali sui bovini che attengono il controllo della qualità. Il centro di ricerca dovrebbe ospitare soprattutto test sperimentali di "embrio - transfert", la tecnica che consente di selezionare i patrimoni embrionali delle migliori specie e implementarli sui capi allevati. Tali pratiche di selezione fino a questo momento hanno richiesto il ricorso a centri di ricerca specializzati in ambito nazionale, che hanno fornito gli embrioni. Disporre di un centro di ricerca sulle Madonie consentirebbe di evitare il ricorso a strutture esterne, grazie alla possibilità di attivare una banca embrionale in loco. Il risultato sarebbe una riduzione dei costi ed un costante monitoraggio della tracciabilità delle carni. "L'infrastrutturazione al servizio della zootecnica - spiega Michele Macaluso, responsabile dell'unità territoriale di Petralia Sottana dell'Assessorato regionale agricoltura e foreste - apre un varco importante per la crescita della filiera bovina della Sicilia. E' solamente ragionando in una logica di distretto che si possono avviare progetti come quello che potrebbe prendere forma all'interno del foro boario di Gangi. La parola d'ordine è sistema, che alla lunga consente di fare economia e reddito". (Maurilio Fina)

 
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