Domenica 04 Ottobre 2015 appuntamento con l'Ente fauna Siciliana a Noto  in provincia di Siracusa alla scoperta di Contrada Ex Feudo Baulì per una escursione  di media difficoltà dove snoda un folto bosco, il “Bosco di Baulì”, ricco di alberi quali lecci, frassini, salici, pioppi e sempreverdi quali pino mediterraneo, preceduto dai resti di un abbeveratoio con scolpito il volto del barone Iudica. Il bosco confina con l'omonima cava. La cava è solcata dal tratto iniziale del torrente Baulì, che s'immette nel primo tratto del fiume Cassibile, attraversando la Cava Cinque Porte, alimentata dall'alto corso del fiume Cassibile. La storia del bosco è legata alle vicende dell'ex Feudo Baulì del quale si hanno notizie storiche in età normanna (1103) quando è menzionato tra i quattro feudi che Tancredi d'Altavilla assegna all'Abbazia Benedettina di Santa Lucia di Mendola.

Successivamente il feudo passa ad altri nobili famiglie siciliane fino ad arrivare alla famiglia Gutwoski Loffredo dei Marchesi di Cassibile, attuali proprietari. Il bosco subisce una profonda riduzione durante la riforma agraria, che vede ridurre la sua superficie a poche decine di ettari. Vicino a questo bosco vi è un tavolato roccioso posto sulla Cava Baulì, sulle cui pareti vi sono grotte e caverne che nascondono un grande snodo di cunicoli scavati nei millenni dall'incessante erosione delle acque sulle friabili rocce calcaree iblee, ed in parte modellate dall'uomo, questo complesso prende il nome di “Ddieri di Baulì”. Collocato nella lussureggiante Cava Baulì, il complesso carsico dei Ddieri rappresenta uno dei più importanti ipogei abitativi e difensivi dei Monti Iblei. La parola “Ddieri” deriva dal termine arabo “Al deyar”, che significa casa, rifugio.
Guide: Peppe Mazzarella; Concetto Giuliano;
Raduno: ore 8,00 c/o Piazza Melbourne, Floridia;
Durata: mezza giornata (8,00 -13,00);
Equipaggiamento: da Trekking (consigliati: scarpe, cappellino, mantella, borraccia acqua; torcia elettr.);
Colazione: ricotta e latticini (facoltativa) - Contributo 5 euro.