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Salvare la Posidonia

Il nucleo sommozzatori della Polizia di Stato di Palermo sta collaborando alla  ealizzazione di “Posidonia Oceanica”, progetto programmato dal Dipartimento di Biologia della Facoltà di Scienze Naturali dell’Università di Palermo con il quale si intendono risanare i degradati fondali della costa palermitana.
Anni di incurie e di deterioramenti sostanzialmente riconducibili alla presenza di reflui urbani non canalizzati in appositi depuratori, a sovrastrutture portuali ed alle conseguenze della pesca a strascico hanno infatti impoverito flora e fauna dei fondali, minando seriamente l’ecosistema ed i delicati equilibri della biodiversità.
Per fronteggiare l’emergenza dei fondali palermitani si è quindi pensato di trapiantare sulle superfici marine impoverite piante recuperate in altre zone del Mediterraneo che non patiscono invece analoghe sofferenze.
Notevole a riguardo l’apporto fornito dai Sommozzatori della Polizia di Stato che hanno collaborato al trapianto della flora marina ed in particolare della “Posidonia Oceanica”, pianta quest’ultima che per caratteristiche e parametri bene si adatta all’ambiente delle coste palermitane.
E’ evidente che la realizzazione del progetto su ampia scala e quindi su un’ampia area non può prescindere dal monitoraggio degli effetti che il trapianto della flora apporta su una porzione di fondale più ridotta.
Questo quello che hanno fatto i Sommozzatori della Polizia di Stato ed i biologi dell’Università di Palermo con un progetto pertanto definito “Pilota”, trasferendo talee e posidonie da Solanto al golfo di Palermo.
Ogni due mesi saranno effettuati controlli e monitoraggi sull’area interessata che, se positivi, condurranno alla sperimentazione allargata.

 
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