Concetto Bellia viaggia per suo quinto anno di mandato in qualità di presidente del Parco dell’Etna.
Cinque anni fitti di impegni e sfide, molti dei quali messi a segno.
“Innanzitutto – ci spiega - il rilancio in grande stile dell’iter per il riconoscimento dell’Etna come patrimonio mondiale dell’Unesco. Cercheremo di fare al meglio la nostra parte perché il riconoscimento vada in porto. Il Parco e l’intera Sicilia ne trarrebbero grandi benefici: come ci ha ben spiegato il Commissario Unesco Rey Bondin, che ci ha onorato di una sua visita, l’inserimento tra i siti del patrimonio mondiale determina, statisticamente, un incremento del 20 per cento del turismo culturale”.
Ma accanto alle strategie di marketing territoriale ci sono anche alcuni importanti traguardi sul piano della programmazione. Come il Piano Territoriale del Parco dell’Etna, varato dal Consiglio dell’Ente oltre un anno fa, che ha superato a Palermo, all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, in modo positivo l’esame del Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale. E che, dunque, ha fatto un passo avanti determinante per diventare presto operativo.
La soddisfazione dei vertici del Parco è dunque più che giustificata. “Lavoreremo ancora con una strategia avanzata di sviluppo eco-compatibile –spiega Bellia - come del resto stanno già facendo tutte le aree protette più importanti del sistema italiano ed europeo. Tutela ambientale, economia, cultura, turismo, devono necessariamente camminare insieme per una crescita reale del territorio. Senza mai dimenticare due aspetti essenziali: che ci troviamo in un’area protetta e che l’Etna è un vulcano attivo. Tutto ciò che si vorrà realizzare e qualsiasi progetto per il futuro dovrà tenere conto di queste due realtà”.
Un iter la cui forza maggiore dovrà risiedere nella concertazione costante tra i protagonisti del “sistema Etna”, con un approccio ed impegno comune in direzione di un’offerta di turismo compatibile con la salvaguardia di questo straordinario territorio, senza deludere perciò le aspettative delle popolazioni locali.
ldquo;Credo che molti passi avanti – continua ancora il presidente del Parco dell’Etna Concetto Bellia - in questa direzione siano stati già fatti, soprattutto per quel che riguarda l’approccio con l’area protetta da parte delle nuove generazioni. Ma tanta, ce ne rendiamo perfettamente conto, è ancora la strada da percorrere. Non basterà soltanto l’impegno dell’Ente in una forte azione di promozione e di incentivazione delle attività economiche sul territorio, se non ci sarà la sempre più convinta collaborazione delle popolazioni stesse e delle amministrazioni locali, che dovranno sempre più considerare il Parco uno straordinario patrimonio da tutelare e di cui andare fieri”. (siciliaparchi.it)