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Caccia si, caccia no

Foto: Caccia si, caccia no

di Antonino La Barbera * - Consiglio Siciliano della Caccia P.A.C.S.
Con provvedimento del 27 agosto 2007 il Presidente del TAR Palermo nonostante abbia“ritenuto che, parte attrice (associazioni ambientaliste, ndr) non abbia dimostrato particolare solerzia nel contestare giudizialmente le disposizioni censurate la cui adozione risale al giugno scorso (circostanza, questa che avrebbe consentito, ove l’impugnativa fosse stata proposta con maggiore temestività, l’esame collegiale in una delle adunanze camerali del mese di luglio, anteriormente quindi alla data di entrata in vigore delle disposizioni predette)….. ha ritenuto, invece, che sussistano i presupposti per l’accoglimento dell’istanza di misure cautelari provvisorie. Ciò ha comportato la sospensione del decreto n. 1186 del 14/06/2007 con il quale è stato approvato il calendario venatorio per l’anno 2007/2008. La stagione venatoria avrebbe dovuto avere inizio, con la caratterizzazione di pre-apertura, l’1 settembre.
Con un decreto assessoriale (n. 1826 del 29/8/2007) la caccia è stata sospesa fino al 7/9/2007, data in cui il TAR riunito in Camera di Consiglio ha respinto la grande maggioranza dei 10 motivi di ricorso proposti e accolto “nei limiti ed agli effetti di una motivata valutazione da parte dell’amministrazione intimata in ordine al regime di tutela applicabile con riferimento alle aree ricadenti all’interno dei SIC e delle ZPS,…, nonché all’uso dei pallini di piombo nella caccia in zone umide ZPS,…, nonché all’uso dei pallini di piombo nella caccia in zone umide.

LE ZONE SIC/ZPS. La Legge Finanziaria 2007, e in particolare l’art. 1 comma 1226 stabilisce: “ Al fine di prevenire ulteriori procedure di infrazione, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano devono provvedere agli adempimenti previsti dagli articoli 4 e 6 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e successive modificazioni, o al loro completamento, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sulla base di criteri minimi uniformi definiti con apposito decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Se il Decreto Ministeriale dovrà definire i “criteri minimi ed uniformi” sulla base dei quali le Regioni e le Province Autonome dovranno poi a loro volta provvedere agli adempimenti di propria competenza, appare evidente che ai medesimi “criteri” dovranno essere adeguate tutte le “misure di conservazione” regionali nel frattempo emanate: a tal riguardo la formulazione del comma 1226 parla troppo genericamente di “completamento” degli “adempimenti” spettanti a Regioni e Province Autonome, quando sarebbe stato meglio parlare invece di “adeguamento”. Resta il fatto che molte Regioni hanno provveduto ad emanare “misure di conservazione”. In Sicilia, purtroppo, ciò non è avvenuto. Anche il Ministro dell’Ambiente avrebbe dovuto emanare un decreto: si parla tanto di rispetto delle regole e legalità….a parole!
In Sicilia le zone SIC e ZPS sono state individuate con due decreti dall’Assessore al Territorio, il n. 46/2005 e il n. 120/2006. Si tratta per la stragrande maggioranza di aree già ricadenti all’interno di ambiti pubblici protetti (parchi regionali , riserve naturali e demani forestali) dove già vige il divieto di caccia. Si è posto sin da subito la problematica del superamento della soglia del 25%, limite imposto dalla legge, di territorio sottoposto a protezione. Limite che in alcune provincie, Catania, Messina e Palermo, è abbondantemente superato.
Ma ritorniamo alle zone SIC e ZPS. Le direttive comunitarie non impongono il divieto di caccia. Tanto che lo stesso ministro dell’ambiente lo scorso anno ha emanato il decreto 4/8/2006 n. 251 in cui venivano delineate alcune misure di gestione di tali siti e non solo con riguardo alla caccia. Il decreto, però, non è stato convertito in legge.
Evidente, quindi, come tutto il settore oggi sia caratterizzato da “falle” legislative. Ci si riferisce alle valutazioni di incidenza VAS/VIA: ripeto falle che riguardano non solo la caccia!
Un tentativo dell’Assessorato Territorio (DA del 3 aprile 2007 “Disposizioni sulle "aree naturali protette) è stato vanificato dall’ennesimo ricorso al TAR che ha accolto la sospensione cautelare del provvedimento.
Oggi si caccia nel pieno rispetto delle regole e speriamo che con un provvedimento il più celere possibile l’Assessore La Via disciplini l’attività venatoria anche all’interno delle zone SIC e ZPS. Come prevede, anche e per l’appunto, la legge comunitaria.

 
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