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Etna, sopralluogo INGV

Nell’ambito dell’accordo di programma operativo da molti anni tra il Parco dell’Etna e l’Ingv di Catania, il direttore dell’Osservatorio Etneo Eugenio Privitera, accompagnato dal ricercatore Alessandro Bonforte, ha visionato preso la sede del Parco, l’ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi, la stazione di monitoraggio dei segnali elettromagnetici E.R.O. (Etna Radio Observatory), che monitorizza h24 i campi magnetici a bassa e bassissima frequenza e i segnali sismici provenienti dal vulcano e dalle faglie circostanti.


Accolto dal vulcanologo del Parco Salvo Caffo, cooordinatore del team di ricercatori indipendenti che ha curato la realizzazione e l'installazione della stazione, e da Rosario Catania, componente del team stesso (insieme al tecnico radioamatore Alessandro Longo e dal ricercatore indipendente torinese Renato Romero), il direttore dell’INGV ha visitato con grande attenzione l’illustrazione della strumentazione della stazione E.R.O, che comprende una componente informatica nell'area museale del Monastero e una componente fisica (antenne e sonde) nell'area esterna. “Abbiamo effettuato un sopralluogo sulla stazione, di cui già conoscevamo le performances- spiega Eugenio Privitera - Consideriamo questa iniziativa interessante e stimolante e intendiamo approfondire le correlazioni tra le informazioni raccolte dalla stazione E.R.O. e quelle dell’Osservatorio Etneo. Effettueremo un’analisi scientifica congiunta con i ricercatori indipendenti del team e ne valuteremo i risultati, con lo scopo per noi sempre fondamentale di una migliore conoscenza e comprensione del sistema Etna.”
E.R.O. (Etna Radio Observatory) - La stazione nasce da un'idea di Alessandro Longo e Rosario Catania, che convertono e modificano un vecchio sistema utilizzato per applicazioni radioamatoriali, rendendolo idoneo per la ricezione di segnali radio-naturali, nel campo delle basse e bassissime frequenze (tra 0,1 e 22 kHz, con particolare attenzione alla fascia 0,1 - 5 Hz).
  La stazione fa parte di un network nazionale per il monitoraggio dei segnali radio-naturali (VLF.it), coordinato da Renato Romero, del quale fanno parte una cinquantina di ricercatori dislocati in tutto il mondo. E' composta da una sonda capace di analizzare le frequenze ultra basse, una sonda per le basse frequenze e un geofono per sentire i movimenti sismici, il tutto alimentato da pannelli fotovoltaici e batterie tampone. L'analisi dei dati ricevuti dalle sonde è affidata ad un software e un computer dedicati.  Il lavoro della stazione E.R.O., coordinato da Salvo Caffo, cerca eventuali segnali precursori di attività vulcanica dell'Etna e ha quindi lo scopo di verificare, insieme ad altri indicatori (scosse sismiche, tremore vulcanico, degassazione), il possibile verificarsi di una nuova eruzione e la sua probabile magnitudo.

 
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