Una giornata veramente speciale per gli alunni delle III della Scuola Primaria F. P. Neglia, che, accompagnati dalle insegnanti Mariella Incarbona, Maria Di Dio, Rosa Barrile e Giovanna Barresi, hanno assistito alle attività di inanellamento dei volatili svoltisi lo scorso sabato presso la Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa. Le operazioni sono state svolte da Giovanni Cumbo, della Stazione di Inanellamento di Palermo, e da Rosa Termine, Biologo dell’Università Kore di Enna; tali attività rientrano in un Programma di Ricerca promosso dall’Ente Gestore della Riserva, la Provincia Regionale di Enna.
I bambini hanno potuto osservare da vicino diversi esemplari: come l’Usignolo di Fiume e la Passera Sarda, specie entrambi stanziali al Lago; la Cannaiola già pronta per partire per l’Africa sub-sahariana dove trascorrerà l’inverno, infatti il suo livello di grasso, riscontrato dai ricercatori, era al massimo poiché esso rappresenta la sua scorta di energia per affrontare il lungo viaggio; il Pettirosso, qui molto comune in inverno; il Martin pescatore, abilissimo tuffatore dal dorso e coda blu brillante, migratore, poco frequente a Pergusa; i bambini hanno potuto osservare da vicino anche il raro Pettazzurro, il cui maschio presenta mento, gola e alto petto di colore azzurro, su cui spicca una macchia centrale rosso castano, si tratta di una specie migratrice, infatti la maggior parte degli individui svernano nel Nord Africa e solo pochi individui svernano lungo la costa sud-orientale della Sicilia. Diverse le specie di uccelli acquatici presenti al Lago oltre a svariati limicoli e anatre, anche l’Airone bianco maggiore, l’Airone cenerino, la Garzetta, la Sgarza ciuffetto e tanti altri.
La stazione di inanellamento presso la Riserva è attiva ormai dal 2003 ed è coordinata dal Prof. Bruno Massa dell’Università di Palermo. Queste attività permettono di studiare gli spostamenti e le rotte migratorie degli uccelli, oltre che vari aspetti della loro biologia.
Ai volatili viene applicato un anello metallico recante un codice, composto da lettere e numeri secondo uno standard internazionale; una volta inanellati, gli uccelli vengono immediatamente liberati.
Alcuni volatili inanellati a Pergusa sono stati ricatturati in altre parti del mondo, come: una Cannaiola inanellata a Pergusa nel 2005 e ricatturata nella Repubblica Centrafricana nel 2007 a 3.700 km; una Capinera, inanellata a Pergusa nell’aprile scorso, è stata ricatturata dopo 2 mesi in Polonia, dopo un viaggio di 1.442 chilometri.
“L’inanellamento, oltre alla notevole valenza scientifica,” dichiara Rosa Termine “permette di osservare da vicino volatili, anche difficilmente visibili, prestandosi tanto a stimolare la curiosità degli studenti; poiché dalla curiosità e attenzione verso ciò che è <<altro da noi stessi>> nasce rispetto e amore verso la diversità in generale, tale attività contribuisce anche ad orientare i futuri cittadini ad una sensibilità e responsabilità verso tutto il Mondo”.