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Riserve, Legambiente contro i tagli

"“La lettura della finanziaria ter, approvata lo scorso 1 agosto dall’Assemblea Regionale Siciliana ed attualmente all'’esame del Commissario dello Stato, continua a far emergere dati incredibili" – dichiara Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia - in quanto alcuni importanti settori sono stati immotivatamente mortificati. E'’ il caso delle riserve naturali affidate in gestione all’Università ed alle Associazioni ambientaliste il cui capitolo 443302 è stato ridotto a complessivi 2.822 migliaia di euro a fronte di una necessità di 3.932 migliaia di euro con un taglio drastico del 28% che destina alla precarietà aree importantissime come le Saline di Trapani, l’sola di Lampedusa, Torre Salsa, Monte Conca”.

 

 

La cosa più grave ed inaccettabile è che invece è stato garantito lo stipendificio di enti parco e riserve
affidate alle soppresse province regionali, come dimostra il consistente aumento del capitolo 443305 – dichiara Angelo Dimarca, responsabile Conservazione Natura di Legambiente Sicilia –. In Italia i parchi nazionali hanno piante organiche con poche decine di unità e solo qualche dirigente, mentre in Sicilia ci sono centinaia di persone per ente parco e decine di dirigenti equiparati a quelli regionali. Ed inoltre, le ex province regionali gestiscono in Sicilia solo 14 riserve (a fronte delle 27 affidate a Università ed Associazioni) ma i fondi assegnati dalla finanziaria ter per il solo personale delle ex provincie ammontano a 2.883 migliaia di euro, a fronte dei 2.822 migliaia di euro assegnati all’università ed alle associazioni non solo per il personale ma anche per i costi di gestione e funzionamento di un numero doppio di aree naturali protette”.

Legambiente stigmatizza che, nei fatti, la Regione tra manovra finanziaria e patto di stabilità sta affossando
importanti riserve naturali che negli anni hanno conseguito importanti risultati nella conservazione della natura e nella promozione dei territori: le riserve naturali affidate alle Associazioni non percepiscono i trasferimenti dovuti dal mese di febbraio e nonostante la precedente finanziaria bis abbia destinato delle specifiche risorse,
l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente ha comunicato che erogherà nei prossimi giorni solo i fondi
relativi al mese di marzo a causa dei limiti posti dal patto di stabilità.

Legambiente chiede al Commissario dello Stato di passare al vaglio la finanziaria ter anche con riguardo ad elementari principi di uguaglianza e parità di trattamento, oltre che di reale copertura di spese già quantificate, rilevando peraltro che spese particolaristiche sono state garantite anche con emendamenti in aula senza un preventivo apprezzamento di merito e puntuale istruttoria tecnica.
 

 
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