Mariarita Sgarlata è da due mesi e mezzo il nuovo assessore regionale al Territorio e Ambiente. Già membro del precedente esecutivo regionale guidato dal presidente Crocetta, la Sgarlata aveva retto l'assessorato regionale ai beni culturali, contraddistinguendosi per numerose iiniziative di rilievo e per un generale rilancio del sistema culturale.

Siciliaparchi la incontra a Graniti (ME), sulle sponde del fiume Alcantara, dove l'assessore ha appena inaugurato un sentiero per non vedenti (vedi notizia)
Assessore, il presidente dell'ARS Ardizzone ha confermato che il parlamento regionale esiterà entro luglio la Finanziaria ter. Che basi previsionali ci sono per i capitoli relativi alle aree protette?

"L'impegno finanziario sarà propedeutico all'impegno per una riforma legislativa del sistema delle aree protette. La manovra Bis ci ha consegnato dei capitoli che necessitavano assolutamente di essere rimpinguati nella manovra Ter. Sono riuscita a concentrami particolarmente su quel che riguarda i capitoli 01, 02 e 05 (gestione personale dei parchi e delle riserve siciliani, compresa la parte che attiene alle associazioni ambientaliste che hanno riserve in gestione) . Spero di poter portare a buon fine la manovra ter che prevede, per il solo capitolo che riguarda le spese del personale, 14,5 milioni di euro a fronte di uan richiesta di 15. Sono contenta di aver raggiunto questo traguardo intanto in giunta e poi in commissione Bilancio, naturalmente in Aula sarò in trincea perchè questo risultato sia confermato".

La IV Commissione Territorio e Ambiente dell'ARS sta affrontando la proposta di riforma legislativa del sistema delle aree protette.
"Siamo responsabili del nostro paesaggio e non ci possiamo permettere di privarci di queste aree di grande bellezza e benessere per la comunità e per la società. C'è un grande investimento di energie e risorse umane sui parchi. In Commissione ho trovato tre proposte di legge; una del presidente Trizzino, una di Bernadette Grasso e uno di Concetta Raja (PD). Stiamo lavorando su questi tre testi tentando di fare una sintesi tenendo presente che a fronte di una richiesta di revisione complessiva di un testo che allora era pionieristico rispetto al resto d'Italia.

Oggi ci troviamo invece indietro e purtroppo lo siamo in un momento in cui ci sono numerosi nodi critici da affrontare, come la mancanza dei piani di gestione, previsti dalla legge ma non portati a termine. Credo nella concertazione: alcune audizioni delle scorse settimane in IV Commissione ci hanno dato anche indicazioni ben precise su come muoverci per un disegno complessivo di riforma che faccia tesoro delle tre proposte legislative giacenti ma che nel contempo tenga conto della legislazione europea e delle istanze delle associazioni. Contiamo di poter incardinare questo disegno di legge di riforma già alla fine di luglio". (it)